Ascanio Borga è uno dei massimi esponenti dalla scuola ambientale romana, assieme a Nimh e Netherworld, e uno dei pionieri su scala nazionale assieme a Alio Die. Debutta a nome Vomit 2000 con due cassette autoprodotte, i lattici subliminali di “Music For Non-Airports” (1997), sorta di album-risposta al classico di Brian Eno, e la raffazzonata industrial-dance di “Chemical Disorder” (2001).
A suo nome rilancia poi la sua carriera all’insegna dell’austerità, attraverso “Inner Geometry” (2001), “Liquid Symmetries” (2002) e “Peripheral Vision” (2007), e poi alza la posta attraverso due colossi a tecnica mista, “Bad Ground”, contenuto in “Bad Ground” (2006) e “Apnea” contenuto in “Xenomorphic” (2008).
Passato uno iato di 7 anni, Borga ritorna con il doppio “Altered States”. Il tema è quello delle cappe asettiche per chitarra “discreta” di “Peripheral Vision”, ma con maggior densità e inquietudine.
Dopo il preludio di “Magma”, “Acid Landscape” fa sentire un filo di toccata per organo nel mezzo della colata di distorsione. I riverberi tellurici, pregni di tensione primordiale, dei 10 minuti di “Magnitude”, e i ticchettii metafisici in una landa ovattata di “Undercurrents”, sono delizie di stratificazione sonica.
Il secondo cd contiene brani molto più brevi rispetto allo standard fin qui raggiunto dal compositore. Comunque, “Radiance” sembra tornare al calvario metal di “Xenomorphic”, “Harsh Ground” è un nuovo incubo di rumore bianco in risposta a “Bad Ground”, mentre le volute ecclesiali di “Luminous Fields” rischiarano l’atmosfera nel finale.
Un compendio, ambizioso anche se riuscito a metà, del suo talento visionario. Realizzato in sole due take d’improvvisazione, con una post-produzione minima, volta soprattutto a rendere sovrapponibili le due parti - diseguali per intensità - come in una simmetria impossibile di un corpo comunque organico. Prima uscita della sua personale Sonic Boundaries.
20/01/2016
Cd 1
Cd 2