Black Sheep Wall

I'm Going To Kill Myself

2015 (Season of Mist)
sludge-doom, screamo

La cover è di certo fuorviante, ma non per quanti hanno seguito le gesta dei Black Sheep Wall fin dall’inizio della loro carriera. Insomma, nonostante i pupazzetti che sorridono in copertina in mezzo a colori sgargianti, il quintetto californiano (che nel frattempo ha affidato al bassista Brandon Gillichbauer anche le parti vocali, dopo l’allontanamento del cantante Trae Malone) è sempre più alle prese con uno sferzante sludge-doom.
Tuttavia, rispetto al precedente “No Matter Where It Ends”, con questo terzo loro lavoro i Nostri ritornano sugli stuzzicanti livelli dell’esordio “I Am God Songs” (che si fa ancora preferire nell'ambito della loro discografia), non disdegnando, all'occorrenza, di affidarsi anche a soluzioni eccentriche per gli standard del genere, a cominciare dalle chitarre clean che tratteggiano stupiti scenari di desolazione urbana sullo sfondo della disperata agonia screamo di “The Wailing And The Gnashing And The Teeth”.

Il ripescaggio delle geometriche brutalità dei primi due lavori si materializza nitido e senza fraintendimenti di sorta a partire da “Tetsuo: The Dead Man”, brano impreziosito da un lavoro di batteria (Jackson Thompson) finalmente dinamico e da un uso creativo delle risonanze e dei feedback (si ascolti, ad esempio, la coda ambient-noise che prelude alla più atmosferica e subdola “White Pig”).
La voce grossa, comunque, la fanno gli oltre trentatré (!) minuti di “Metallica”, un pantagruelico monolite scolpito con riff sabbathiani e graffiato dall’ugola cartavetrata di Gillichbauer. Dopo i primi otto minuti di inferno, il brano scivola in un baratro fatto di lampi batteristici, rumori sparsi e voci riprocessate, finché le chitarre di Scott Turner e Andrew Hulle non rimettono in marcia un ossessivo kammerspiel, facendo leva sulla ripetizione dello stesso riff, onde creare un effetto insieme allucinato e ipnotico, non molto lontano dalle partiture più maniacali dei Today Is The Day del colossale “Sadness Will Prevail”.

Quella dei Black Sheep Wall è, in definitiva, una musica che stordisce per ridestare, come un cazzotto al rallentatore che ricorderete come una misteriosa carezza.

12/02/2015

Tracklist

  1. The Wailing And The Gnashing And The Teeth
  2. Tetsuo: The Dead Man
  3. White Pig
  4. Metallica

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