El Hijo De La Aurora (che in italiano si traduce come "Il Figlio dell'Aurora", ovvero Lucifero) è un terzetto metal proveniente dalle esotiche lande peruviane, dedito a una particolare formula di psichedelia imbastardita con il doom e influenze folkloriche andine. "The Enigma Of Evil", appena uscito per l'italiana Minotauro, è il loro terzo album e vede una formazione completamente rinnovata, con la sola eccezione del batterista Juan Cuadra. La musica ha acquistato maggiore spessore e personalità, ma non ancora la piena maturità, oscillando un po' troppo su terreni fin troppo eterogenei. I testi sono sempre incentrati su temi magici, filosofici ed esoterici, essendo loro seguaci della pseudo-religione della Wicca.
Tra i brani, "Fohat" e "The Buddha From Mars" suonano come dei Queens Of The Stone Age sotto anfetamine e il cantato nasale di Jorge Cortes risulta il più delle volte spiazzante. "Kyrie Eleison" tenta addirittura un improbabile connubio con l'epicità della musica medievale (nei cori, in particolar modo).
Influenze acid-rock alla Black Sun Ensemble e spezie acustiche costituiscono il nocciolo della bella "The Awakening Of Kosmos", mentre "Spirits Of Will" è una fosca nebulosa sonica. "The Advent Of Ahriman" è doom-metal per rituali sciamanici e la monolitica "Guard Of The Two Thrones" è nel segno degli Earth.
Di certo non manca il coraggio ai nostri tre amici, ma il loro stile è ancora da mettere meglio a fuoco. A loro merito c'è la volontà di cercare vie meno scontate al classico doom-metal, non fossilizzandosi sui soliti riff di Tony Iommi, ripetuti infinitamente fino alla nausea. Il grande disco che è lecito aspettarsi da loro potrebbe infatti essere proprio dietro l'angolo, nell'immediato futuro.
Nota a margine per i collezionisti: per la prima volta, la Minotauro ha fatto uscire il cd con custodia jewel-case e non in formato papersleeve.
13/03/2015