Le intenzioni dei Guantanamo Byawatch sono molto chiare: ricreare atmosfere e sonorità anni 50 con un occhio di riguardo alla pop music, al surf-rock e al rock’n’roll.
“Darling... It’s Too Late” è il terzo album del trio di Portland attivo dal 2009.
Senza variare molto l’offerta stilistica, Jason Powell e soci sembrano non voler abbandonare il loro status di cult-band, rinunciando anche a quella verve che aveva fatto ben sperare nel precedente “Chest Crawl”; il loro rockabilly-surf è divertente, scanzonato al punto giusto da suonare piacevole, ma non s’intravede nessuna peculiarità stilisitica che possa rendere le dieci tracce originali o rimarchevoli.
Stranamente la band sembra più a suo agio nei brani strumentali, come nella piacevole cover version di “Mr Rebel” (Eddie & The Showmen), o nelle chitarre ad alta velocità di “Raunch Stomp” (quasi alla Raybeats) e nel country-western di “Corey Baum's Theme”, episodi che mostrano qualche ambizione in più.
Curtis Harding prova a dar man forte in “Too Late” aggiungendo un lieve tocco r&b, ma è in verità troppo tardi per salvare dalla mediocrità un album che rischia di restare un cult-record per pochi fan, pronti a entusiasmarsi anche per le continue repliche stilistiche e armoniche del loro repertorio.
04/08/2015