Mike Krol

Turkey

2015 (Merge)
pop-punk, lo-fi, garage

Mike Krol è l’ultimo arrivato nella grande famiglia del pop-punk lo-fi, in una lista che va dai Weezer ai Wheatus. “Turkey” è il suo terzo album, il primo per la Merge.
Nulla di nuovo, sia ben chiaro: i soliti uno o due minuti di riff triturati e maltrattati per nascondere una flebile linea melodica, come sempre rubata ai gruppi più disparati.

Beatles, Pavement e Fountain Of Wayne sono costantemente citati con la dovuta ironia e con tanta adrenalina in libera uscita. Anche il tono nasale e irriverente di Krol suona come un invito esplicito a non prendere troppo sul serio il contenuto di “Turkey”.
Il pretesto per le sue digressioni armonicamente sgangherate è spesso banale, come il furto della moto in “Neighborhood Watch” o la rabbia quotidiana e il dolore causato dalle spine di un cactus in “Cactuses”, argomentazioni a volte apparentemente prive di senso che invece Mike Krol trasforma in intelligenti spunti di riflessioni per considerazioni più profonde.

C’è una forte componente emotiva in “Turkey”, una spensieratezza contagiosa che riesce a far perdonare l’inconsistente semplicità della musica, anche se brani come “Left Out” e “This Is The News” si fanno riascoltare con piacere.
Un album che non supera i 19 minuti è comunque una bella sfida alle regole del music business. E quando calano le note di “Piano Shit” appare chiaro che il messaggio di Krol è rivolto ironicamente anche a tutti quei colleghi che si prendono troppo sul serio, e il sorriso si trasforma in applauso.
Una sana boccata d’ironia non guasta mai.

27/11/2015

Tracklist

  1. Suburban Wasteland
  2. Neighbourhood Watch
  3. Left Out (Attn: Socal Garage Rockers) 
  4. Save The Date 
  5. This Is The News 
  6. La La La 
  7. Cactuses 
  8. Less Than Together 
  9. Piano Shit


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