E’ bastato che Obama utilizzasse la sua “Keep Reachin' Up” in campagna elettorale per riaccendere i riflettori sulla carriera della cantante, fino ad allora racchiusa in presenze ad album tribute e collaborazioni in altrui progetti (Leftfield tra gli altri).
Nicole Willis, oltre a un’esigua ma interessante produzione solista, si è nel frattempo dilettata con la house e l'elettronica nel progetto in duo Cola & Jimmu, messo su con il compagno Jimi Tenor, riportando infine il suo nome all’attenzione del grande pubblico con l’album del 2013 “Tortured Soul”.
Nonostante le innegabili qualità vocali, il ritorno in pista soffriva di una scrittura manieristica, nonché di alcune soluzioni strumentali troppo edulcorate, ma grazie a un’attività live intensa e una più felice ispirazione, ogni aspetto sembra più a fuoco nel nuovo album. Tutti gli elementi sono calibrati con gusto: northern-soul, pop, acid-jazz, funky, r’n’b si amalgano con la stessa eleganza che nel passato ha contraddistinto Isaac Hayes o i Booker T. & the M.G.'s, senza tralasciare alcuni elementi delle origini, come il blues o certe sonorità afro, che riecheggiano anche nelle deliziose timbriche del flauto o dei fiati.
Registrato in Finlandia con la sempre più affiatata band dei Soul Investigators, “Happines In Every Style” offre un solido soul di vecchio stampo, ma con una predilizione maggiore per deliziosi uptempo e ritmiche più incisive e raffinate. Prendete ad esempio “Togheter We Climb”, gli ingredienti sono gli stessi di molta produzione di casa Timmion o Daptone, ma sono graziati da una fisicità che ne certifica il valore; l'ampliamento stilistico del nuovo album della Willis è non tanto legato all’originalità del sound, quanto alla presenza di canzoni strutturate con più inventiva e brio rispetto agli altri colleghi.
Il singolo che ha anticipato l’album, “One In A Million”, offre una sezione fiati che corre come il vento, e un Hammond che distilla lacrime e sudore con la felicità che di solito è privilegio degli infanti.
Dal versante più malinconico invece giunge un’eterea “Angel“: un mix di spiritualità e sensualità che è perfettamente scandito da ogni strumento, dal twang della chitarra, o dal tono blues dell’organo o dal cadenzare quasi perfetto della batteria, che infine riporta tutti gli strumenti verso un soffice soul-groove, in un'affascinante orgia finale dove tutto sembra rallentare fino a un impossibile deliquio.
Cosa c’è d’attendersi in “Happiness In Every Style”?: strumentali alla Booker T (“Bad Vibrations”), il northern soul che animava i Dexys o il giovane Van Morrison (“Paint Me In A Corner”), vellutati funky-groove (“Where Are You Now”), energia pura concentrata stax-style (“Let’s Communicate”), svogliatezze degne di un b-movie di Quentin Tarantino (“Open Sky”) e perfino il brano sensuale ed erotico che vi mancava per completare la vostra compilation per notti bollenti (”Thief In The Night”).
Non basta tutto questo a incuriosirvi? Ok, allora gettatevi a capo fitto sulla bonus track, un brano (“Hot Sauce”) pubblicato su 12 pollici, e qui aggiunto per dare un ultimo fremito a tutti quelli che sono rimasti col culo sulla sedia durante l’ascolto, hot sauce baby.
(23/10/2015)