Paolo Spaccamonti

Rumors

2015 (Santeria, Escape From Today)
alt-rock, experimental
7.5

Non è facile per me spiegare questo disco. Credo abbia a che fare con l'assenza e la disperazione, la malattia e il dubbio. Come la tenacia con cui a volte ci si alza dal letto per scansare la pazzia. Tutto il resto è brusio di fondo, chiacchiericcio, rumors...
(Paolo Spaccamonti)


Stefano Pilia, Daniele Brusaschetto, Mombu, Ben Chasny (ossia Six Organs Of Admittance) e Damo Suzuki (ex-Can). Questi, finora, alcuni dei nomi che fanno bella mostra di sé nel curriculum musicale del chitarrista Paolo Spaccamonti. E non si tratta semplicemente di musicisti ai quali il compositore torinese si ispira, ma di artisti con cui ha condiviso segmenti del suo percorso attraverso collaborazioni che hanno, a loro modo, contribuito ad ampliarne gli orizzonti di scrittura musicale. Senza contare la densa allure cinematografica presente nei suoi brani fin dall'esordio “Undici pezzi facili”, che ne intensifica il fascino.

Lo si nota dagli iniziali rintocchi di piano della title track, seguiti dalle pulsazioni di basso che celano i prodromi di un mistero inenarrabile e rimandano alle atmosfere mogwai-ane della colonna sonora di “Les Revenants”. La trascinante inclinazione new wave di “Dead Set” anticipa invece il tango oscuro di “Bonnie & Bonnie”, una danza seducente accompagnata da arpeggi nevrotici che si perde ai confini della notte. Fulmineo cambio di registro per “Croci/ Fiamme”, in cui la possente batteria dell'amico Bruno Dorella (Bachi da Pietra, Ovo, Ronin) mischia sudore a un inatteso metal sanguinolento.

Ancora sul sentiero già battuto di un pregevole rock venato di sperimentazione viaggiano gli accordi di “Giorni contati”, una strada che in questo caso si smarrisce nelle sconfinate lande drone-ambient di “Seguiamo le api”. L'introspezione acustica di “Sweet EN” trascende di colpo in una convulsa elettricità, poco prima di incenerirsi nel magmatico flusso di distorsioni di cui è pregna “Navigare a vista”; i lapilli che ne scaturiscono infiammano la parentesi doom-metal, vagamente à-la Sunn O))), di “Il delinquente va decapitato”.

Se l'esperienza precedente di “Frammenti”, sezione personale dello split-album condiviso nel 2013 con Stefano Pilia, aveva dato alla luce la notevole cover del brano “Carapace” di Julia Kent, stavolta la violoncellista canadese è coinvolta anima e corpo nell'esecuzione della dolce quanto malinconica ballata “Io ti aspetto”, tra gli episodi più emozionanti e intimi dell'ultimo lavoro di Spaccamonti.
“Fango” arriva in coda e rappresenta un po' la summa di “Rumors”: una gemma in cui il morbido arpeggio elettrico della chitarra di Paolo, lontanamente assimilabile a quello della tenebrosa “Wicked Game” di Chris Isaak, si fonde a un brumoso giro di basso e a oscillazioni noise che ne amplificano la natura evocativa.

13/05/2015

Tracklist

  1. Rumors
  2. Dead Set
  3. Gordo
  4. Bonnie & Bonnie
  5. Croci/ Fiamme
  6. Giorni contati
  7. Seguiamo le api
  8. Sweet En
  9. Navigare a vista
  10. Il delinquente va decapitato
  11. Io ti aspetto
  12. Fango

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