The Holydrug Couple

Moonlust

2015 (Sacred Bones)
psichedelia, pop

Nell’ultimo decennio il fronte psichedelico ha visto alternarsi nuovi volti e nuove fonti creative, un risveglio onirico ha attraversato il linguaggio musicale underground dai Paesi Bassi al Giappone, passando per terre meno avvezze alle cronache della stampa specializzata.
Insieme ai Föllakzoid, i The Holydrug Couple sono l’altro gruppo cileno della scuderia Sacred Bones: più inclini alla psichedelia che al kraut-space rock dei sopracitati conterranei, la loro è una lettura morbida e romantica della stagione d’oro della musica anni 60 e 70, a tratti ingenua eppure accattivante.

"Moonlust" è il terzo album del gruppo, tirato a lucido come un vestito da mettere in vetrina per accattivare l’occhio, ops… l’orecchio distratto. Un campionario di citazioni gradevoli e di ingenuità armoniche che fanno sorridere e a volte provocano un leggero entusiasmo. Non c’è brano in “Moonlust" che possa definirsi disdicevole o insignificante; eccessivamente monocromatiche e prive di variabili o guizzi, le dodici tracce si susseguono come se fosse un documentario sulla vita degli animali: sempre piacevole e stimolante, ma già visto e sentito. Non è necessariamente una cattiva cosa, ma al di là dell’encomio amichevole non c’è nulla che possa far gridare all’evento, nonostante il piacevole e delicato approccio alla materia dei cileni riesca a reggere più ascolti.

Con l’orecchio rivolto alla psichedelia made in Europe i The Holydrug Couple scelgono la strada del dream-pop di scuola francofona, citando Serge Gainsbourg ("If I Could Find You (Eternity)") e gli Air, anche i titoli ("French Movie Theme") tradiscono la fascinazione culturale (in Cile ci sono oltre cinquecentomila oriundi francesi) ed è impossibile non pensare all’erotismo francese ascoltando l’orgia di synth di “U Don’t Wake Up".

La band di Ives Sepúlveda resta comunque ancorata a una visione ben precisa dell’ambito psichedelico entro il quale muoversi, l’enfasi emotiva di "Concorde" e l’atmosfera synth-surfing di "Atlantic Postcard" sono stimolanti e rinfrescanti, il singolo “Dreamy” sorride all’indie-rock con adeguato spessore, e la breve incursione nelle maglie del rock di “Light Or Night” è abbastanza convincente (con tanto di pregevole assolo), ma "Moonlust" resta un piacevole interludio di cui fruire a piccole dosi. E d'altro canto la musica a volte è fatta anche di momenti più spensierati e leggiadri, e i The Holydrug Couple restano dei compagni affidabili per una gita fuori porta dove ricordare i bei momenti di un’era che fu.

26/06/2015

Tracklist

  1. Atlantic Postcard
  2. Dreamy
  3. Light or Night
  4. French Movie Theme
  5. If I Could Find You (Eternity)
  6. I Don’t Feel Like It
  7. Concorde
  8. Baby, I’m Going Away
  9. Generique Noir
  10. Submarine Gold
  11. U Don’t Wake Up
  12. Remember Well




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