Welles

Ural Wine

2015 (Bloody Sound Fucktory)
avant-rock, avant-pop

Attivo folletto della Lodi underground con le sue presenze in Tupelo, Playground, nei due dischi dei Serif’s e nei tre lasciti dei Satantango, il cantante e chitarrista Massimo Audia si mette in proprio nella seconda metà dei 2000 a nome Welles.

L’importante nome di quella tradizione di appartenenza è così onorato dal suo primo “Ultimate Dollar Oblivion” (2006), un catalogo di creativi collage e geniali spunti Beefheart-iani, orientati alla dance industriale, ma sempre memori di retrò e rockabilly vintage. Il secondo “Radical Shit”, a parte le litanie surreali di “Take Metamars” e “MC Death”, è più chiassoso e dalla mano pesante sulle tastiere, e per forza di cose più grottesco, cacofonico e brutale.

Quasi a sorpresa nel 2015 arriva un terzo capitolo, “Ural Wine”. Fanno bella mostra tre distinti ma sardonici reggae, passerelle sincopate di strumenti alla rinfusa: “Obama Says”, con campioni di discorsi presidenziali, “Sad Rasta”, e soprattutto il sound ufo di “Pretty Girl”.

Altri suoni dal mondo si odono nella taranta noir di “Chernobyl Bar” (sembra di sentire gli Alabama 3 in veste uzbeca), in "The Wrong Man", gioiellino dell'album, e nello splendido arrangiamento gitano sfoggiato da “Kerosene”. Ma sono orchestrazioni mimetiche se non artificiali, degne dei Vampire Rodents, come prova “Rooster John”, rodeo tallonato dall’incalzare degli strumenti da camera campionati e poi smozzicati in sottofondo. Non significa mancanza di sentimento: violini mesti rendono “Oh Lord” una murder ballad di tutto rispetto. Altri caduti illustri del procedimento sono le armonie vocali del pop (“Mirror”, una grottesca parodia) e Johnny Cash (colto in un remix zombie in “Fury”).

E’, dei tre, il più orientato a - e compromesso con - la forma-canzone. Audia è un remixer che tende a un’anarchia compassata, un arrangiatore con la giusta vena fantasiosa; tutto, ma non un autore. Ciò non toglie che - a parte lo scandire un po’ meccanico dei brani - vi siano momenti memorabili, godibilità, spirito con grazia. Pure concisione stringata: una dote rara. Da sparare a tutto volume.

04/05/2015

Tracklist

  1. Obama Says
  2. Chernobyl Bar
  3. Rooster John
  4. Clouds
  5. Sad Rasta
  6. Magnolia
  7. The Wrong Man
  8. Kerosene
  9. Father McKenzie
  10. Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh!
  11. Mirror
  12. Oh Lord
  13. Pretty Girl
  14. Fury
  15. Lullaby Of Lodi

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