Zervas & Pepper

Terzo disco per la bionda coppia inglese, che aveva stregato il pubblico indipendente con lo scorso “Lifebringer”, bella raccolta di brani dal passato mitico degli anni Settanta di America e Fleetwood Mac. Questo nuovo “Abstract Heart” abbandona in qualche modo la base melodica e disimpegnata di quel lavoro per, come dichiarato dalla coppia stessa, presentare canzoni meno immediate, che tradiscono la gestazione più personale e tormentata. La forma con cui sono scritti i pezzi del disco ricorda più le sfumature psichedeliche di CSN, e di conseguenza la carriera solista di David Crosby, il cui chitarrista compare fra l’altro tra i musicisti dell'album.

La freschezza melodica di “Lifebringer” si dissolve un po’ nelle interpretazioni ansiogene di “Miller” e “Foolish Dreamer”, e anche nelle armonie bucoliche di “Here And Now” si tradisce un tormento sconosciuto ai brani del disco precedente. Questo in qualche modo accentua alcune capziosità di scrittura che contraddistinguono la penna di Paul Zervas e che rendono “Abstract Heart” meno brillante.
Dall’altra parte, dal punto di vista delle sonorità e degli arrangiamenti, quest’ultimo lavoro rappresenta comunque un passo in avanti, per texture e ampiezza: il numero di collaboratori eccellenti ha in questo caso il suo peso.
“Abstract Heart” rimane comunque un disco interlocutorio.

12/04/2015