Charlie Hilton

Palana

2016 (Captured Tracks)
indie-pop

Ennesimo gruppo di dream-pop americano, i Blouse hanno pubblicato due album tra il 2011 e il 2013 privi in verità di particolari segni di distinzione, anzi la noia e la prevedibilità minacciavano una veloce estinzione del trio che, dopo aver tentato una ristrutturazione sonora a base di psichedelia e pop anni 60, ha lasciato alla sola Charlie Hilton il compito di proseguire nella tediosa e poco rilevante carriera di musicista.

Nomi altisonanti come Jacob Portrait (Unknown Mortal Orchestra) e Jarvis Taveniere (Woods) catturano lo hype e candidano Charlie Hilton a prossima icona del mondo indie, farcendo l’esile scrittura del suo esordio solista (“Palana”) con giacenze di bottega dai vaghi profumi psichedelici, e perfino riferimenti letterari a Herman Hesse.
Nonostante la Hilton si candidi a novella Nico, con la sua voce angelica e vellutata può aspirare tutt’al più al ruolo di alternativa indie-soft a Lana Del Rey, anche grazie alla svogliata sostanza lirica delle canzoni, che suonerà benaccetta ai fan del pop non melodico.

Esteticamente perfetto, “Palana” offre spazio più all’arte divinatoria dei produttori che non al talento dell’autrice, quando “Something For Us All” accenna timidamente un riff dream-pop, Jacob Portrait corre subito in aiuto con interessanti digressioni strumentali, tentando invano di sbarcare il lunario; ma il gioco non sempre riesce, e brani come il singolo “Pony” e “Why” cedono le armi e svelano l’anima del progetto.
Il vero dilemma dell’esordio solista di Charlie Hilton è la manifesta volontà di spacciare semplici canzoni, anche gradevoli sia ben chiaro, per qualcosa di più profondo, e non è un caso che “Let’s Go to A Party” con il suo ritmo europop risulti alla fine il brano più convincente del lotto.

Ancor meno persuasivo appare il trittico finale (“The Young”, “No One Will”, “100 Million”) dove vengono scomodati il fantasma di Bob Dylan, il patrocinio di Mac De Marco (nella stuzzicante "100 Million") e una velata tentazione cantautorale.
In definitiva, “Palana” è un album modesto, vestito a festa per le grandi occasioni, ma, finiti i fuochi d’artificio, quello che resta è solo un insieme disordinato di luci, suoni e colori: troppo poco per salutare Charlie Hilton come nuova musa dell’indie–pop.

04/02/2016

Tracklist

  1. Palana 
  2. Something For Us All 
  3. Pony 
  4. Long Goodbye 
  5. Funny Anyway 
  6. Why 
  7. Let's Go To A Party 
  8. Snow 
  9. The Young 
  10. No One Will 
  11. 100 Million






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