Limited Liability Sounds

Agosto

2016 (autoprodotto)
ambient-drone

Il polacco Adam Mankowski, alias Limited Liability Sounds, fa parte della nuova generazione di musicisti elettronici contemporanei affascinati dai rumori di sottofondo della nostra quotidianità e dal contrasto esistente tra i suoni della società post-industriale e gli elementi sonori più tradizionali. La sperimentazione di Mankowski nel 2015 aveva prodotto "Surrounding Countryside", album di ampio respiro, dedicato al racconto "Walden, ovvero Vita nei boschi" dello scrittore Henry David Thoreau, che prefigurava la fuga dalle città come unico mezzo per ritrovare una propria identità; nel 2016 è la volta di un brevissimo Ep, "Agosto", formato da soli tre brani - per una durata totale di dodici minuti - che compongono un breve e austero saggio ambient-drone che contrasta, almeno apparentemente, col nome scelto per l'album.

Se l'intenzione del padre riconosciuto della musica ambient, Brian Eno, era quella di "produrre pezzi originali per momenti e situazioni particolari, con l'idea di costruire un piccolo ma versatile catalogo di musica ambientale adatta a un'ampia varietà di stati d'animo e di atmosfere", non poteva mancare un nuovo album, interno allo sterminato catalogo della musica elettronica contemporanea, dedicato all'estate. Ma l'agosto di Mankowski è ben diverso dall'immaginario comune della stagione del turismo di massa e dei tormentoni sfonda-classifica; anzi, ne rappresenta l'antitesi assoluta. "Agosto" cerca l'isolamento, il distacco maggiore possibile dalle spiagge affollate e dai luoghi "alla moda"; stavolta il messaggio è la fuga da ogni idea di estate impostaci dall'odierno mainstream.

Fennesz aveva usato, nel suo fondamentale album "Endless Summer" (2001), chitarre con sovraincisioni digitali per dare dell'estate un'idea molto più conciliante, utilizzando modalità e strumenti differenti. In "Agosto", invece, Mankowski utilizza i consueti droni basinskiani e ribadisce il senso di diversità che l'autore sente su se stesso, il suo non riconoscersi in chi intende l'estate in un'apparente fuga verso la libertà che è invece, molto spesso, una massificazione che spinge verso la pressoché totale depersonificazione, in altre parole una finta fuga verso il nulla, verso il "non-pensiero".
Nei tre brani - "Wake", "Ligid" e "Ore" - l'austerità toglie spazio a ogni concessione verso l'idea consueta di "divertimento" di massa, ad ambienti vacanzieri e rilassanti; è la solitudine, il ritrovarsi in luoghi isolati ma affascinanti che può dare la vera libertà, che può permettere di ritrovare la propria vera e autentica essenza. Un messaggio che Mankowski continua a ribadire, in forme sempre diverse, da quasi dieci anni.

30/08/2016

Tracklist

  1. Wake
  2. Ligid
  3. Ore

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