"The Ballad of Ivor Punch" mostra il lato più "stadium-rock" di MacIntyre, che sembra ispessire il suo timbro verso la nasalità di Tom Smith, e sembra seguirlo in una deriva pirotecnica della sua new new wave, la stessa che sembra sbirciare dall'iniziale "Build Another Brick".
Le melodie del disco sono, come già detto, probabilmente le più sfacciate della carriera dello scozzese, eppure il suo tocco ingenuo, quasi adolescenziale (le atmosfere da boy band di "Sleepy Hollow") è ancora il punto centrale del disco, e permette di mascherare gli anni che passano (gli Snow Patrol di "Why Do They Go So Soon").
(27/04/2016)