"Tape Crash" è una collana di split su nastro che vede l'incontro/scontro tra due diverse realtà del ricco panorama della musica elettronica di ricerca. La meritevole etichetta italiana Old Bicycle Records preannuncia la pubblicazione numero quindici come l'ultima di questa serie, che ha visto come protagoniste trenta diverse esperienze musicali. Nell'ultima registrazione su cassetta troviamo due progetti italiani, i My Cat Is An Alien e i Gelba.
I My Cat Is An Alien sono un duo composto dai fratelli Roberto e Maurizio Opalio, che dal 1997 a oggi hanno dimostrato di essere una delle realtà più prolifiche della scena italiana, un gruppo capace di produrre un numero altissimo di album, collaborazioni, cassette, miscelando arti sonore e visive che vanno dalla fotografia al cinema, privilegiando l'uso di chitarre elettriche e percussioni sino a strumenti elettronici autocostruiti più adatti a esperimenti estremi di musique concrète che alla classica musica elettronica. Fin dagli esordi sono stati notati dai Sonic Youth, con cui hanno suonato come gruppo di supporto.
I Gelba sono nati nel 2011, e sono formati da Michele Mazzani e Matteo Poggi, due musicisti - molto meno prolifici dei My Cat Is An Alien - che decidono di dare vita a un nuovo progetto di improvvisazione visionaria: field record, chitarre da cui ricavare loop, suoni processati e riprocessati all'infinito, che creano un'alternanza di muri sonori e momenti più evocativi.
Il lato A della cassetta spetta ai My Cat Is An Alien e al loro unico brano, "The Revenge Of The Fallen Star" (venti minuti). Si tratta di una lunga sinfonia elettronica che evoca, sia dal titolo che dai suoni, la musica cosmica più inquieta e meno rassicurante, quella che più si è inoltrata negli spazi profondi freddi e senza luce. Al substrato cosmico si fa spazio la musique concrète - suonata con strumenti irriconoscibili - degna dei maestri Pierre Schaeffer e Pierre Henry.
Nel lato B troviamo i Gelba con tre brani segnati da aspetti simili a quelli già descritti, ma con maggior attenzione verso l'aspetto "rumore" rispetto a quello cosmico/spaziale. I loop ricavati dalle chitarre occupano lo spazio senza lasciare vuoti, i feedback stridono e creano improvvise tensioni, come nella lunga "As The Shadow Of Past Return" (dieci minuti). I due brani restanti - "N2509" e "The Present Is Outraged" - sono due viaggi in altrettanti incubi che rimandano alla musica industrial dei Throbbing Gristle.
08/06/2016