Obake

Draugr

2016 (Rarenoise)
doom, prog, jazz

Terzo album e terza mutazione per gli Obake. Dopo aver registrato il passaggio di consegne al basso tra Massimo Pupillo e Colin Edwin in "Mutations", in "Draugr" (letteralmente “creatura che ritorna dai morti”) tocca a Jacopo Pierazzuoli dei Morkobot sostituire dietro i tamburi l'uscente Balázs Pándi.

Se nel precedente lavoro in studio le influenze linguistiche che emergevano con più prepotenza erano quelle dei Melvins e dei Tool, in "Draugr" (dove mantengono comunque intatto il loro sound caustico) si spostano decisamente verso i settanta dei Black Sabbath e Popol Vuh. Un crogiolo di doom e kosmische musik insomma, risultato di cinque giorni di improvvisazione selvaggia catturati agli Igloo Audio Factory a fine 2015 e a cui hanno dato poi forma definita nei primi mesi del 2016.

Buonissime le tracce: si va dalla combo prog crimsoniana di "Cold Fact" e "Incineration Of Sorrows" (i Crimson sono un altro punto fermo della band di Fornasari e Bernocchi) ai Sabbath di "Immutable" (echi di "Children Of The Grave" nel riff portante), passando per "The Augur", vero e proprio manifesto del pensiero degli Obake. 

Più ostico e meno accessibile di "Mutations", "Draugr" è un lavoro complesso, che cresce con gli ascolti e che prima di manifestarsi definitivamente spinge l'ascoltatore (anche quelli senza peli sulla pancia) a riflessioni approfondite. Il risultato finale è che "Draugr" sia il lavoro più completo e quadrato della discografia degli Obake.
Il processo di mutamento non si ferma, aspettiamo di vedere il prossimo step dell'evoluzione. 

26/11/2016

Tracklist

1. Cold facts
2. Incineration of sorrows
3. Hellfaced
4. The augur
5. Appeasing the apparition
6. Serving the alibi
7. Cloud of liars
8. Immutable
9. Draugr
10. Draugr (Leon Switch remix)


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