La folta scuderia dell'etichetta svedese 1631 Recordings continua ad arricchirsi di anno in anno grazie alla continua ricerca e alla metodica attività di supporto del musicista, nonché padre e ispiratore, David Wenngren (Library Tapes); il ruolo che Wenngren sta avendo negli ultimi decenni nello sviluppo della modern classical è di enorme importanza.
Tristan Eckerson è un giovane pianista di Cincinnati (Ohio) che da alcuni gira in lungo e in largo gli Stati Uniti in apprezzate esibizioni live, membro tra l'altro della Ray Charles Orchestra. La sua formazione è quella di un pianista classico, anche se ha suonato batteria e trombone in gruppi giovanili che vanno dal punk al al country, dal jazz al rock; una poliedricità che lo ha portato, negli anni più recenti, a interessarsi anche alla moderna musica elettronica.
"Trozo", recente ma non unico album del 2016, è invece un lavoro per solo piano che accosta Eckerson al pianismo semplice ma ispirato di Bruno Bavota o all'easy listening comunicativo di Ludovico Einaudi; quel che è certo è di trovarci ben lontani dai claustrofobici e malinconici scenari dei Library Tapes. Eckerson si rifà certamente a un pianismo spesso di grande semplicità, a volte affabile e brioso, comprensibile anche a chi è poco avvezzo a certe sonorità; al contempo non mancano più complessi pattern minimalisti, come anche citazioni sia pop sia di musica classica. Potrebbe chiamarsi popular music, magari da alcuni da intendersi in senso negativo; ma come ci dice Ludovico Einaudi: "La musica di Chopin era intrisa di melodie popolari, così come quella di Mozart o di Stravinsky"; premesso ciò appare chiaro quanto dietro il termine popular non si celi obbligatoriamente carenza di qualità o di cultura musicale.
Basterebbe ascoltare i continui flussi di note, in crescendo e decrescendo, dei nove minuti di "Best Coast" per comprendere quanto complessità e semplicità, musica popolare e musica colta, possano coesistere; compito non facile, che pur si ritrova nei gioiosi sei minuti di "Indarra", nella brevissima "Trozo" o nel piano dinamico di "Fantasma". Altrove il connubio sembra riuscire meno, probabilmente perché il continuo oscillare tra due mondi diversi non è semplice, l'essere in perenne bilico comporta rischi inevitabili.
02/11/2016