Wave Pictures

A Season In Hull

2016 (Wymeswold Record)
folk, blues, garage

Un nuovo album dei Wave Pictures è sempre una gradita sorpresa: che sia eccelso od ordinario, la formazione inglese dispensa sempre una buona dose di fiducia nel rock’n’roll e nei suoi derivati. Pubblicato solo in vinile, “A Season In Hull” non si avvale solo della registrazione analogica (sperimentata nel precedente). Le tredici tracce sono state catturate con un solo microfono e in un solo giorno, senza alcun lavoro di missaggio o post-produzione.

Dopo la virata più rock e aspra di “Great Big Flamingo Burning Moon”, la band partita da Wymeswold ritorna a una dimensione più acustica e genuina, giocando la carta del disco one-day-off, senza rinunciare all’indolente ironia ereditata dall’amico Darren Hayman, il quale si diletta dietro il banco di registrazione del ventesimo progetto discografico del gruppo.
“A Season In Hull” non mostra segni di stanchezza o di routine: l’equilibrio tra testi e musica è quasi perfetto, anzi è amabilmente imperfetto nel suo rifiuto di artifizi estetici o di quelle regole metriche e musicali che ancora assillano i songwriter in odore di gloria.

I Wave Pictures mettono in scena l’elogio sonoro dello scazzo e della noia, con una serie di gustose ballate anti-folk prive di retorica ma ricche di poesia, con un David Tattersall in splendida forma e una band in evidente stato di grazia. Non c’è traccia delle rumorose scorribande passate in “A Season In Hull”, tutto è cantato e suonato quasi sottovoce, a graffiare sono i testi e la sregolatezza lirica di piccole perle come “Thin Lizzy Live And Dangerous” e “A Letter From Hull (Dom's Song)”.

Il primo riferimento che viene in soccorso è quello dei Modern Lovers di Jonathan Richman, ma l’indolenza di “Slick Black River From The Rain” e il tono noir di “Hot Rain Riding On The Salt Lake” evocano le pagine migliori dei Violent Femmes.
In verità il panorama stilistico è molto più ampio di quanto sia percepibile in superficie: se “David In A Field Of Pumpkins” gode di deliziosi accordi finger-picking alla John Fahey, la superba “Memphis Slim In Paris” scivola perfino verso il blues, ma sono il raffinato lirismo di “The Pharmacy Cross” e il memorabile refrain di “Don't Worry My Friend, Don"t Worry At All” le punte di diamante di uno dei più riusciti capitoli discografici del gruppo.

29/02/2016

Tracklist

  1. A Season In Hull 
  2. Remains 
  3. The Coaster In Santa Cruz 
  4. Slick Black River From The Rain 
  5. Thin Lizzy Live And Dangerous 
  6. Don't Worry My Friend, Don"t Worry At All 
  7. Tropical Fish 
  8. Memphis Slim In Paris 
  9. Flow My Tears, The Musician Said 
  10. A Letter From Hull (Dom's Song)
  11. The Pharmacy Cross 
  12. Hot Rain Riding On The Salt Lake 
  13. David In A Field Of Pumpkins

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