Andrew Combs

Canyons Of My Mind

2017 (Loose Music)
country, pop-rock

Più che un cantautore Andrew Combs è un cantastorie, un musicista innamorato della letteratura gotica, un abile narratore della moderna America on the road, dotato di uno stile che ricorda Guy Clark, Townes Van Zandt, Mickey Newbury e Kris Kristofferson. Il terzo album "Canyons Of My Mind" non solo amplia i canoni letterari del musicista, ma si presenta anche musicalmente come il suo progetto più completo e articolato.

La scrittura è sempre più attenta al dettaglio, mentre lo stile si è arricchito di leggere tentazioni urban-folk alla Paul Simon, radicandosi nel passato alla maniera dei Waterboys di "Fisherman's Blues". Con una lista cosi ricca di citazioni, il dubbio legittimo dell'ascoltatore è quello di trovarsi di fronte all'ennesima operazione nostalgia. Al contrario, il nuovo album di Andrew Combs è un disco maturo e personale. Le canzoni ostentano sicurezza e profondità, e anche le orchestrazioni sono calibrate e ricche di classe, al punto da non smorzare la delicata poesia di canzoni come "Laurelee", anzi pronte a rendere più intenso il profumo roots dei refrain country-blues dell'eccellente "Better Way".

Non c'è un attimo d'incertezza o d'imbarazzo stilistico nel nuovo album di Andrew Combs: le canzoni hanno il piglio sicuro di un autore di razza, capace di confrontarsi con la tradizione più nobile della musica americana.
"Canyons Of My Mind" scorre audace e misterioso tra ballate malinconiche alla Don Mc Lean ("Hazel"), angosciosi rock-blues alla Kurt Cobain ("Blood Hunter"), curiose ibridazioni tra jazz e country-western ("Sleepwalker") e travolgenti up-tempo baciati dal soul ("Heart Of Wonder"). Il terzo album del musicista americano è un frutto agrodolce, uno scrigno ricco di delicate ballate senza tempo ("Dirty Rain") e accorate e nostalgiche folk song ("Rose Colored Blues", "What It Means To You"). Un progetto che ridona vigore a uno spaccato sonoro senza farsi imprigionare da quella retorica che ha spesso alimentato il revival del cantautorato country-rock.

Con "Canyons Of My Mind" Andrew Combs ritorna sui passi di autori come Jackson Browne e Danny O' Keefe, affidando all'intensità della scrittura tutta quella potenza espressiva che altri cercano di catturare alzando i toni e i volumi, rigenerando così con eleganza una lunga tradizione di cantori dell'anima.

27/04/2017

Tracklist

  1. Heart Of Wonder
  2. Sleepwalker
  3. Dirty Rain
  4. Hazel
  5. Rose Colored Blues
  6. Better Way
  7. Lauralee
  8. Blood Hunters
  9. Silk Flowers
  10. Bourgeois King
  11. What It Means To You




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