Angelo De Augustine

Swim Inside The Moon

2017 (Asthmatic Kitty)
folk

Cresciuto a pane e musica, Angelo De Augustine è il nuovo eroe del folk-rock psichedelico: figlio di due musicisti (il padre era un batterista, la madre Wendy Fraser ha cantato anche nella colonna sonora del film "Dirty Dancing"), il ventiquattrenne americano sembra conoscere molto bene l'arte del songwriting artigianale, ora denominato lo-fi, ma in passato appannaggio di solitari e introversi outsider dello scenario musicale degli anni 70.

Pur non tacendo gli evidenti riferimenti stilistici, è difficile non innamorarsi di "Swim Inside The Moon" già dalle prime note di "Truly Gone", perfetta sinergia poetica di due mondi lontani nel tempo (Elliott Smith e Nick Drake), eppur paralleli nell'immaginario della sublime arte del folk-rock.
Il secondo album di Angelo De Augustine non è però un semplice agglomerato di deja-vu pronto a stimolare nostalgie maldestramente sopite: le delicate e piovigginose ballate del giovane musicista sono ricche di intricati accordi di chitarra e delicate stravaganze.

Pubblicato dall'etichetta di Sufjan Stevens, "Swim Inside The Moon" è stato registrato in una vasca da bagno, al fine di ottenere dalle eventuali imperfezioni tecniche quel senso di libertà creativa e di rinuncia alle regole che permettono ai ventotto minuti dell'album di suonare rimarchevoli e profondi, sottolineando un talento apparentemente visionario ma al tempo stesso semplice e diretto.
Grezza ma mai spigolosa, minimalista e allo stesso tempo sognante, la musica di De Augustine affida tutto il proprio fascino al tono bisbigliato della voce, creando un microcosmo lirico intimo e quasi confidenziale che cattura le fragilità dell'ascoltatore senza trucchi estetici.

L'intrinseca bellezza di "Swim Inside The Moon" non teme le palesi influenze di un passato ormai imprescindibile per i moderni songwriter, non infastidiscono il tocco alla John Martyn della gioiosa ed esuberante "On My Way Home", né le più spirituali trame liriche alla Nick Drake di "Haze" o di "I'll Wait For The Others", e nemmeno le evoluzioni folk-pop alla Elliott Smith di "Fade" o le inattese assonanze con Brian Wilson in "More Than You Thought To Use", che si distingue anche per un delizioso e garbato uso di synth.

Chi spera però di trovare tra le pieghe del secondo album del giovane musicista elementi di rivoluzione e innovazione si astenga dal frequentare questi ventotto minuti di oasi lirica. Ciò che alberga in queste nove tracce è un senso d'appartenenza sincero.
Angelo De Augustine ha l'innato talento di elaborare sentimenti comuni su un terreno lirico familiare eppure mai prevedibile: non vi è ostentazione o volontà di stupire nella sua musica. "Swim Inside The Moon" è un album che cresce con gli ascolti, vincendo pian piano perplessità e indifferenza.

07/09/2017

Tracklist

  1. Truly Gone
  2. Haze
  3. More Than You Thought To Use
  4. Crazy, Stoned, And Gone
  5. Fade
  6. On My Way Home
  7. I'll Wait For The Others
  8. Dreaming Of The Moon
  9. I Hope That All Of Your Dreams Come True




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