La sua formula è fatta di assoli, ballatone ruvide come asfalto consunto, voce lirica e roca. Il sound rock old-style di Christian Tolle torna per la quarta volta, nessun inedito ma l’antologia della sua carriera rivisitata e cantata da dodici rocksinger che manifestano senza preamboli troppo concettuali il loro concept: rock’n’roll e solo quello.
Quiet Riot o i Rainbow di Ronnie James Dio sono ben palesati nei riff copiosi di chitarre, assoli o corali, sdolcinati o aggressivi. Che al microfono ci sia John Parr o Michael Voss, Michael Landau o David Reece, la formula è quella, ben rodata e senza appelli.
Tanta tecnica, il popolo dell'headbanging quello vuole e quello ottiene da “Now & Then”. Ballate o cavalcate di fiamma, le chitarre incendiano le dodici tracce, anche dolcemente, come in “The Real Thing”, occhieggiando al pop costruito sulle sei corde, che divengono dodici nei rafforzi, sedici quando il basso s’intrufola nel background e le pelli e i charleston della batteria ritmano senza troppa invadenza una traccia quasi Springsteen-iana, perché rallenta, perché un po’ riesce a essere sognante.
Christian Tolle nasce in Germania, cresce in Germania ma la sua musica vede le praterie americane, lambendo il country-rock con “Hard To Find”, morendo nel tramonto di Nebraska o Wyoming, lunghe strade da cavalcare su due ruote, possibilmente senza casco, senza timore di sfumare nei tramonti di tutte le pianure del mondo.
04/01/2017