Marika Hackman

I'm Not Your Man

2017 (Sub Pop)
alt-rock, grunge-pop, retronineties

Presentato con un’orgogliosa rivendicazione di indipendenza artistica, “I’m Not Your Man” rappresenta una svolta effettivamente decisa nella musica di Marika Hackman, conosciuta ai più come una promettente cantautrice folk dalla forte impronta gotica.
Questo nuovo lavoro, invece, segue la firma per Sub Pop e vede la Hackman cedere alle sirene di una mutazione estetica che guarda, fin dai rimbalzi alla Built To Spill di “Boyfriend”, ai post-Novanta delle slackerwriter attuali: va detto, senza affettazioni estetiche lo-fi o pose “derelict”, ma con un piglio da vera rockstar di vent’anni fa.

Il songwriting di Marika si mantiene però sul territorio un po’ grigio dello stuzzicante, e i nuovi arrangiamenti sembrano assecondare questa sensazione (quello alla Fleet Foxes di “Apple Trees”, i Cure di “Majesty”, lo scarno, atonale “Nirvana unplugged” di “Round We Go” e “Gina’s World”), ma confermando la carenza di personalità dei brani, sempre alla rincorsa di un irrangiungibile altro da sé. Tutto il disco suona fresco, eccezion fatta per le soluzioni melodiche, prive di nerbo, e che spesso suonano come riadattamenti depotenziati (“Time’s Been Reckless”).

Quello che risulta, infine, è un bignami Sub Pop che sa più di distintivo alternative che altro, con una tracklist davvero troppo generosa (tredici tracce più altre due per la versione deluxe). Dopo la retrowave, ci stiamo avvicinando sempre più a una retronineties che, come tutti i movimenti prettamente revivalisti, può riservare discrete delusioni.

10/07/2017

Tracklist

  1. Boyfriend
  2. Good Intentions
  3. Gina's World
  4. My Lover Cindy
  5. Round We Go
  6. Violet
  7. Cigarette
  8. Time's Been Reckless
  9. Apple Tree
  10. So Long
  11. Eastbound Train
  12. Blahblahblah
  13. I'd Rather Be With Them

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