UBIK

Anything You Don't See Will Come Back To Haunt You

2017 (Frattonove)
elettroacustica

UBIK è il progetto elettroacustico del musicista romano Marco Bonini, attivo fin dal 2014, ma che solo nel 2017 pubblica il suo primo Lp. "Anything You Don't See Will Come Back To Haunt You" è un tipico lavoro di elettroacustica, ispirato dal pensiero del filosofo rumeno Emil Cioran e prodotto tramite l'utilizzo di suoni di chitarra manipolati, elettronica e registrazioni ambientali.

Il pensiero pessimista di Cioran e la sfiducia pressoché assoluta nei comportamenti umani portano Bonini a registrare quattro brani cupi e claustrofobici, che sembrano descrivere perfettamente la frase di Cioran presente nel cd: "Conosco una vecchia donna pazza che passa notti e giorni a guardare un orologio, in attesa che la sua casa crolli in qualsiasi momento, estremamente attenta a ogni piccolo rumore e molto irritata che questo evento ritardi così tanto". Questa lontananza da ogni speranza di miglioramento della società - presente nel pensiero di Cioran - è riscontrabile quindi anche nella musica di Bonini. Droni, tessiture ambient, un'emotività apatica, nebbiosi flussi elettronici che non trovano mai né slancio né soluzioni di continuità: sembra che una forza invisibile impedisca ogni evoluzione e ogni miglioramento. "Tutto ciò che non vedi tornerà a perseguitarti" è infatti il titolo scelto da Bonini, frase che descrive una forza oscura, la natura intesa come matrigna, elemento nemico dell'uomo che cela - dietro imponenti facciate - gli orrori che produce, in questo modo riprendendo il pensiero del poeta Leopardi (punto di riferimento di Cioran).

I quattro brani sono improntati su questa lenta costruzione di atmosfere inerti, che non evolvono e che si disperdono in una rassegnazione che le chitarre manipolate sanno ben descrivere. I dodici minuti di "Grains Of Ataraxy" mostrano una maggiore imponenza, mentre i droni di "Cruel, Cruel Summer" sono opprimenti come poche volte l'elettroacustica riesce a essere. "Every Picture Is A Fossil" è più eterea e dilatata, ma anch'essa si scontra con una mancanza di cambiamento che la blocca in un flusso continuo e immodificabile, come anche i venti elettronici intercalati dalle corde della chitarra di "Aimlessly Spores" confermano il mood di un Lp che non lascia né speranze né spiragli di luce.

14/06/2017

Tracklist

  1. Aimlessly Spores
  2. Cruel, Cruel Summer
  3. Every Picture Is A Fossil
  4. Grains Of Ataraxy