Antarte

Isole

2018 (Megaphone Music)
post-rock, chamber-rock

Terzetto con base bolognese, Antarte attraverso l’Ep “Antarte” (2009) rivisita lo studio della forma-canzone e lo studio del rumore chitarristico, estendendo l’eclettismo all’alternanza tra cantato e strumentale, sempre e comunque dilatando armonie e cadenze, e individuandone altrettante direttrici: rispettivamente, Seam e Yume Bitsu. Nel primo lungo “Olio su tela” (2013) le due componenti al contempo si accentuano e si sublimano in finissimi equilibrismi timbrici, con un canto - in italiano - mai invadente e anzi sempre centellinato come nei secondi Talk Talk (di Mark Hollis vi è anche il tono languido e sfumato), così disegnando, di comune accordo col titolo, una tavolozza di registri. Questi dischi fanno reinnamorare del post-rock italico.

“Isole”, seppur frutto di un complesso in continua ricerca, tralascia questo leggiadro eclettismo. Solo l’apertura insolitamente burrascosa di “Oasi” (una natura morta di accordi Slint-iani e navigare in un trambusto di voci elettroniche) fa eccezione. Il resto segue il tracciato degli artifici di studio di registrazione dei Pink Floyd, descrittivi e didascalici, come il tremolio delle chitarre e le voci di sirene. Lo segue a ruota “Senza luna”, un intensificando basato su un adagio da ballad per pianoforte, un po’ la loro “Great Gig In The Sky”. Lo segue a sua volta la progressione tragica generata da rintocchi di orologio, culminante in un coro addolorato, un po’ la loro “Time”.

Qualche episodio da stornare, gli otto compiaciuti minuti di “Scirocco”, una “Bolina” che replica in buona sostanza “Senza luna”, e una voce - nonostante pacatezza e senso della misura, una drammaturgia contenuta - a momenti quasi in sovrappiù. E’ infatti un libello-concept apprezzabile per le sue qualità cristalline, quelle acquatiche del tema principale, ottenute con sinestesie davvero niente male, e per i modi, ancora una volta ascetici, di dialogo con le sensazioni più epidermiche dell’ascoltatore. Più di un’occhiatina agli Antlers. Il loro disco della maturità.

09/02/2018

Tracklist

  1. Oasi
  2. I tuoi giorni
  3. Senza luna
  4. Nessuno
  5. Scirocco
  6. Bolina
  7. Castelli di sabbia
  8. Buona fortuna

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