Atomonaut

Inner Space Vol. 1

2018 (Elephonic Recording)
psych-rock, space-rock

Gli Atomonaut sono una nuova band tra psych-rock e space-rock proveniente dal New Mexico che esordisce nel 2018 con “Inner Space Vol. 1”. Gli ingredienti del mix creato dagli statunitensi non si discostano troppo dalla classica miscela di blues, potenti riff al limite dello stoner, vari momenti di folk elettrico e atmosfere tra il lisergico e lo spaziale.

C’è ancora bisogno nel 2018 di album come questo? Domanda lecita che, all’ascolto del riff di blues acido di “Tito 68”, non può che trovare una risposta affermativa in quanto si dimostra ancora una volta quanto questo genere di rock sia una bestia dura a morire, che dopo svariati decenni ritorna sempre alle sonorità delle origini, pur con i piccoli aggiornamenti dei tempi. Tutto è prossimo al vintage, dall’intro spaziale di “Ether” fino alla cover con immagini da fumetto anni 50-60 con razzi della vecchia URSS.

Un’ispirazione fin troppo chiara che non schiaccia gli Atomonaut a meri epigoni senza personalità; ad esempio, la durezza di brani come “Jynx” li tiene al confine tra doom e psych senza essere fondamentalmente né l’uno né l’altro. Si va dal blues scarnificato di “Burns N Scars” a quello ritmato di “Rome” che sottolinea la facilità della band di trovare melodie semplici e capaci di restare nella memoria dell’ascoltatore. Meno datate sono le sonorità di “Nothing Here To See”, molto aggressive, al confine dell’hard-rock, mentre “Stones” è un tipico folk-blues tra Rolling Stones e Byrds.

Chiude l’album una traccia nascosta, “Nothing Here To See”, un desert-folk scarno e macabro in stile Matt Elliott che avrebbe meritato maggiore risalto. Il giudizio per l'esordio della band del New Mexico è positivo, non ci resta che attendere il prevedibile “Vol. 2”.

24/05/2018

Tracklist

  1. Ether (Intro)
  2. Tito 68
  3. Jynx
  4. Rome
  5. Nothing Here to See
  6. Stones
  7. Sanctify
  8. Burns N Scars
  9. Ouroboros
  10. It's All Been Done Before (Hidden Track)


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