Ben Bertrand

Ngc 1999

2018 (Les Albums Claus)
minimalism
6.5

Clarinettista (clarinetto basso) d’origine brussellese, Ben Bertrand debutta con un Ep, “Era/Area” (2017), ancora dedito a reinterpretazioni, e poi a pieno titolo con un componimento di proprio pugno per clarinetto, loop station live electronics, “Ngc 1999”.

“Orion Molecular Cloud”, il preludio, trasforma il timbro dello strumento fino a un gorgo cupo di didgeridoo aborigeno, su cui si modulano un triste canto di vento e poi frasi da “Bolero” in un pattern di palpiti elettronici, per finire in luccichii dimessi. “V380 Orionis” fa convivere un assolo “matematico” di toni percussivi a incastro e poi uno pianamente lirico. La pioggia elettronica di meteore con cui si chiude fa da sfondo all’adagio funebre di “Malkauns On Kitt Peak”, di soli accordi polifonici e pause, e alla più mossa “Sanctus Hubble”, che si rifà di nuovo ai riverberi di “Orion Molecular”. Il momento più efficace è l’ambience rarefatta di “Post Scriptum To Valentina Tereshkova”, con quel clima di sinistra fantascienza fatto di bisbigli in reverse e soffi vitrei di clarino.

Registrato dal vivo in studio e poi affidato alle cure di Christophe Albertijn, in varia misura si fa ammirare per la mescolanza tra quarto mondo Hassell-iano e gli ensemble di Bryars e Mertens, le qualità ambigue se non maligne dello strumento principe, il senso di mistero, pur sfilacciato. Qualche riserva sul poverismo dell’orchestrazione, sul fraseggio talvolta impersonale e decorativo, non così avventuroso, sull’ostentazione elettronica, trasversale allusione alla moda del vintage (talvolta sembra di sentire un Synthi d’annata), persino sull’atmosfera qua e là troppo lugubre. Tiratura limitata a 300 copie.

04/07/2018

Tracklist

  1. Orion Molecular Cloud
  2. V380 Orionis
  3. Malkauns On Kitt Peak
  4. Sanctus Hubble
  5. Post Scriptum To Valentina Tereshkova

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