Archiviata la breve parentesi “cosmica”, tornano gli inseguimenti su strada nella nuova puntata della serie “Calibro 35”: per festeggiare i dieci anni di attività, Tommaso Colliva e compagnia mettono in scena nuove sonorizzazioni e inedite colonne sonore immaginarie, coinvolgendo per la prima volta in studio la piccola orchestra Esecutori di Metallo su Carta, con l'obiettivo di rendere gli arrangiamenti ancor più pieni e variegati.
Originali pur essendo replicanti di quell’approccio vintage che ci teletrasporta indietro agli anni 60 e 70, inafferrabili quanto a perizia tecnica e talento, i Calibro 35 contribuiscono tutti alla scrittura di queste nuove undici tracce, edificando un compendio sonoro di quanto stilisticamente realizzato finora, speziandolo di qualche piacevole novità.
Dall’etno-jazz di “Psycheground” al funk poliziottesco di “SuperStudio” (che li mantiene allacciati al filone degli esordi richiamando la “Eurocrime!” del secondo lavoro), dal respiro morriconiano di “Ambienti” e ”Travelers” alle atmosfere afro-psych di “Pragma”, dentro “Decade” troviamo tutto il mondo dei Calibro 35.
Vuoi che sia l’orchestra a prendere il sopravvento (“Faster Faster!”), vuoi che si resti in un ambito più “sperimentale” (“ArchiZoom”, “Polymeri”) o minimalista (“Modulor”), “Decade” si impone come il lavoro più eterogeneo finora assemblato dalla band, l’ennesimo caleidoscopio di idee e intuizioni che conferma il quintetto sullo stesso livello dei classici e una spanna sopra gran parte dei compositori contemporanei: non a caso sono fra gli arrangiatori/musicisti italiani più ricercati, non soltanto entro i nostri confini.
Se proprio dovessimo scorgere un problema, potremmo individuarlo - a tratti - in una certa ripetitività della proposta, figlia della scelta di suonare strumentale, opzione che facilita l’esportabilità, ma tende a cristallizzare i Calibro 35 in una confortevole gabbia dorata.
Dopo un decennio ricco di pubblicazioni (siamo a otto album, soundtrack incluse) si rende inevitabile cercare strade nuove e rinvigorire gli stimoli: al momento ognuno di loro preserva i rispettivi spazi per perseguirli anche altrove e, fra molteplici impegni e progetti paralleli, continuano a ritrovarsi per non arrestare questo avvincente percorso filologico che li consegnerà alla storia.
06/02/2018