Dodos

Certainty Waves

2018 (Polyvinyl)
alt-rock

Lo definiscono il loro disco da crisi di mezza età, Meric Long e Logan Kroeber, e a guardare il processo che ha portato alla pubblicazione di “Certainty Waves”, non li si può contraddire troppo. Stanchi dei cliché associati alla loro estetica e al loro organico strumentale, desiderosi di riscoprire quella libertà dai presupposti e dai preconcetti che avevano accompagnato l'uscita di “Visiter”, i Dodos hanno visto bene di rispolverare l'album della loro ribalta (che compie dieci anni tondi tondi) e ristudiarne l'energia, la freschezza, il contagioso dinamismo. Un riascolto che si è rivelato provvidenziale, dacché ha permesso al duo di ripensare al proprio processo creativo e agire con maggiore impulsività, senza grosse ansie per l'esito finale.
Iniettando nuovamente ampie dosi di elettricità in un canovaccio compositivo e strumentale ormai ampiamente collaudato, il combo esplora la sua ritrovata istintività al massimo del proprio potenziale, per nove brani di grintoso (math-)folk-rock che non proporanno niente di strettamente nuovo, che al contempo presentano però una band finalmente smarcatasi da pressioni e obblighi (auto)imposti. Al settimo album in carriera, non poteva esserci più adatta presa di coscienza.

Se è vero che il nuovo approccio indubbiamente si riverbera in un tocco più energico e vitale dei brani (il che, considerando le fogge stilistiche del duo, è tutto dire), nondimeno la loro estetica è più riconoscibile che mai, ormai diventata un vero e proprio contrassegno. Chi magari si poteva aspettare un cambio di prospettiva rimarrà a bocca asciutta, insomma, dacché i nove brani di “Certainty Waves”, al netto dell'irrobustimento del versante elettrico, offrono ben poche tracce di un sostanziale rinnovamento. Ciò non implica che l'album sia manchevole di interesse, anzi la scrittura talvolta trova la quadratura come non succedeva dai tempi di “No Color”.
Con tutto che il tono delle melodie forse appare, anche volutamente, leggermente più dimesso rispetto al passato (un probabile riflesso delle esperienze di vita di Meric Long), la penna scorre con buona compattezza, divincolandosi tra forme e umori diversi. Oltre alle più consuete geometrie in scia math, l'effettivo trademark del duo (l'ipercinetico batterismo di “IF”, dai lievi sentori funky, il refrain spezzato nella più cesellata “SW3”), il discorso sa anche quietarsi quando necessario, e fornire ulteriore respiro alla scrittura, attraverso la modulazione di brani che in mani altrui figurerebbero quasi come ballad.

Anche nel tripudio di chitarre e synth che popola il lavoro, riesce quindi ad affiorare l'anima più “tradizionale” dei Dodos, quella capace di estrarre dal cilindro un gioiellino melodico di folk dreamy quale “Excess”, come anche le forme più pacificate di “Center Of”, in cui il taglio della linea canora svela anche un sostanziale coinvolgimento emotivo. Si può trovare nel complesso anche qualche leggera sbavatura, qualche appiattimento che si salva in corner dall'auto-imitazione, nel complesso però Long e Kroeber proseguono con sufficiente abilità alla volta di una ritrovata effervescenza creativa, del piacere di comporre e suonare senza pressioni e “doveri” di alcun tipo. “Individ” segnò la strada, “Certainty Waves” ne conferma il percorso in maniera netta: con un pizzico di voglia di osare in più, i Dodos potrebbero agguantare un nuovo grande album.

20/10/2018

Tracklist

  1. Forum
  2. IF
  3. Coughing
  4. Center Of
  5. SW3
  6. Excess
  7. Ono Fashion
  8. Sort Of
  9. Dial Tone




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