Sword

Used Future

2018 (Razor & Tie)
stoner-rock, hard-blues

Tornano gli Sword, di Austin, al loro sesto lavoro in studio. Dopo gli esordi stoner-metal nel 2006 e aver toccato probabilmente il loro apice con “Apocryphon” nel 2012, nel 2015 danno una sterzata al sound con “High Country” (e la controparte acustica “Low Country”): le influenze blues e hard-rock si fanno molto più evidenti, i toni si ammorbidiscono e dal culto iniziale per i Black Sabbath si passa a quello per i conterranei ZZ Top. Questo “Used Future” segue la stessa identica ricetta, e non è che faccia bene.

Gli ZZ Top si diceva: sono loro il problema degli Sword. Perché la musica che cercano di suonare oggi ha due difetti: il primo evidentissimo è di essere, più che datata, reazionaria. E potrebbe non essere una cosa così grave. Il vero inghippo è che per suonare hard-blues ci vuole evidentemente un carattere che al gruppo manca. Cosa che in ambito metal può più o meno facilmente essere nascosta da distorsioni e asperità varie: ma ora che la partita sarebbe da giocarsi tutta su riff, timbri e personalità (che Gibbons e barbuti soci hanno da vendere), le carenze vengono fuori.

Il risultato è un bolso stoner-blues appesantito da tutta una serie di trucchetti piazzati nel tentativo di tenere in piedi l’edificio sonoro, che sortiscono l’effetto opposto: a partire dai quasi costanti tappeti di synth (di nuovo gli ZZ Top: sexy ai tempi, in questo caso finto-fantasy), alle lungaggini che si piacerebbero psichedeliche/spaziali e invece sono solo noiose.
In effetti, la sensazione complessiva è che sarebbe solo bastato alzare un po’ il gain alle chitarre, eliminare gli infiniti fronzoli (“Prelude”, “Intermezzo”, “Reprise”… sul serio?) e magari dilungarsi, perché no, in qualche jam seriamente intesa: se bisogna essere reazionari, tanto vale farlo con stile.

Probabilmente sono proprio stile e carattere a mancare agli Sword: finché pestavano duro sulla scia di Sleep, Melvins e Kyuss, ci si poteva accontentare, adesso proprio no.

28/03/2018

Tracklist

1. Prelude
2. Deadly Nightshade
3. Twilight Sunrise
4. The Wild Sky
5. Intermezzo
6. Sea Of Green
7. Nocturne
8. Dont’ Get Too Confortable
9. Used Future
10. Come And Gone
11. Book Of Thoth
12. Brown Mountain
13. Reprise


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