Rosali

Attiva in diversi progetti (Blood Like Mine, Wandering Shade, The Long Hots) e con alle spalle l'interessante esordio solista "Out Of Love" del 2016, Rosali Middleman torna sulle scene con "Trouble Anyway". Rispetto al quasi completamente acustico predecessore, il sophomore record presenta un significativo lavoro sulle chitarre elettriche. Tra ispirati riff, assoli, intrecci a volte energici a volte dolenti, Rosali esalta il suo background di chitarrista e marca più nettamente l'anima cantautoriale. Un sentito viaggio sonoro, in cui viene accompagnata da comprimari di lusso, tra cui Charlie Hall, batterista dei The War on Drugs, giusto per fare qualche nome.

Le nove tracce di "Trouble Anyway" (uscito per Scissor Tail/Spinster) ci mostrano la musicista di stanza a Philadelphia (una scena che continua a sfornare nomi davvero degni di nota) fare i conti con emozioni private e piccole battaglie quotidiane, narrando tutto con un linguaggio schietto: quasi una cronaca in diretta dei sentimenti vissuti. Il bell'opening "I Wanna Know" palesa sia il citato lavoro melodico sulle sei corde, sia la voce di Rosali, calda e intensa: sarà la combinazione vincente del disco. Dolci ballate folk-rock come "Dead And Gone" e "Who's To Say" si alternano a passaggi più movimentati e "sporchi" come "Lie To Me" e agli otto trascinanti minuti di "Rise To Fall", culminanti in uno degli assoli più belli. Senza tralasciare momenti più pop segnati dai ritornelli di "If I Had Your Heart", o la performance vocale da brividi in "Silver Eyes".

I "troubles" che danno titolo all'opera e all'omonima traccia sono principalmente amorosi, ma Rosali non cede mai al patetico-dimesso, anzi, è come se i brani siano serviti a mettere a fuoco e magari risolvere le questioni, come suggerisce la conclusiva "Maybe I'm Right". Sincero e appassionante, "Trouble Anyway" impone Rosali - ora in tour con J Mascis dei Dinosaur Jr. - come uno dei nomi della scena alternative femminile da tenere d'occhio.

03/01/2019