GospelbeacH

Let It Burn

2019 (Alive Naturalsound)
west-coast, pop-rock

La stagione dell’amore promessa dai GospelbeacH è finalmente una realtà. Il gruppo di Los Angeles, al terzo capitolo discografico, trova il definitivo equilibrio tra una fantasiosa sonorità in stile West Coast e un vibrante power-pop. Il tutto coronato da una scrittura sapiente e personale.

Non è stato del tutto facile entrare in confidenza con “Let It Burn”: la notizia del suicidio di Neal Casal, ritornato dopo un periodo d’assenza nella formazione americana, ne ha reso doloroso l’approccio. Ad onor del vero, il terzo album della formazione di Los Angeles non ha bisogno di una particolare predisposizione per essere apprezzato e amato: tutto quello che i fan del gruppo auspicavano si è infatti pienamente realizzato.
I GospelbeacH rinnovano l’immaginario musicale di quello scenario pop-rock americano che includeva Tom Petty, Ryan Adams, Neil Young e Fleetwood Mac

Difficile immaginare una ballata più suadente e sentita di “Bad Habits” o un concentrato di rock’n’roll più incisivo di “I’m So High”: le undici canzoni di “Let It Burn” non sfigurerebbero né in un disco dei Byrds, né in uno qualsiasi dei Rolling Stones. Una impresa non facile, che i GospelbeacH realizzano senza alcuno sforzo.
Melodie e intonazioni vocali, come quelle che il gruppo dispensa nell’eccellente “Baby (It's All Your Fault)”, hanno i connotati dell’instant-classic, mentre “Unswung” è la canzone che i Beatles avrebbero voluto scrivere per comprovare la stessa sagacia e disinvoltura dei Kinks.

E’ un vero delitto l’oblio al quale la musica di Brent Rademaker è stata finora relegata (prima con i Beachwood Sparks, ora con i GospelbeacH), ma la speranza è l’ultima a morire, e chissà se il groove radio-friendly alla Eagles di “Good Kid” non trovi finalmente spazio nelle programmazioni radiofoniche o nelle playlist di Spotify. In caso ciò non avvenisse, fate un ulteriore sforzo inserendo nelle vostre personali liste d’ascolto il trascinante pop-rock di “Nothing Ever Changes”, la superba rock-ballad alla Tom Petty/Bob Dylan “Dark Angel”, e l’epico crescendo per piano, chitarra, voce, batteria e basso di “Fighter”: i GospelbeacH non tradiranno la vostra fiducia.

“Let It Burn” è la definitiva legittimazione delle qualità creative di Brent Rademaker, un album che conferma il musicista come uno dei più dotati autori della moderna scena pop-rock americana.

15/01/2020

Tracklist

  1. Bad Habits
  2. Dark Angel
  3. I'm So High
  4. Baby (It's All Your Fault)
  5. Get It Back
  6. Fighter
  7. Unswung
  8. Good Kid
  9. Nothing Ever Changes
  10. Let It Burn
  11. Hoarder (cd only)






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