Keane

Cause And Effect

2019 (Island)
pop
5.5

Il tempo non è stato troppo galantuomo coi Keane. Nonostante quella manciata di singoli che li ha resi celebri, ormai quindici anni fa, aleggi ancora nell'etere radiofonico e si intrufoli persino nelle playlist in streaming, è innegabile che la percezione attorno al loro nome sia quella di un gruppo ormai con poco da dire e che oggigiorno potrebbe appagare soltanto i fan più fedeli. Non sono certo stati d'aiuto nemmeno la lunga pausa creativa intrapresa dopo la pubblicazione dell'inevitabile "Best Of", i noiosi dischi solisti di Tom Chaplin, passati praticamente inosservati, e il fatto che i più quotati Coldplay siano andati a occupare gradualmente e con successo il loro habitat, inseguendo degli esiti commerciali che era forse più lecito aspettarsi dai quattro dell'East Essex che non dalla band di Chris Martin.

In che veste ripresentarsi, quindi, dopo ben sette anni dall'ultima fatica discografica? Se da un lato sembra essere stato accantonato quel processo di americanizzazione e irrobustimento del loro sound intrapreso con il non memorabile "Strangeland" a favore di un impianto più sintetico, dall'altra sembrano esser stati ingannevoli i presupposti sonori del singolo di ritorno "The Way I Feel". Forte di un arrangiamento molto anni 80 che riporta i Kean stilisticamente vicini a quegli a-Ha cui han spesso pagato pegno, il pezzo fa sfoggio di un di bel refrain liberatorio e di una propulsione ritmica che purtroppo si ritrova solo per brevissimi sprazzi durante la scaletta di questo "Cause And Effect", che spara quasi tutte le sue cartucce migliori nella prima parte.

In tal senso il pezzo d'apertura "You're Not Home" diventa un vero manifesto d'intenti, un lentissimo e minimale carillon elettronico cui vien data una scossa fin troppo tardi, quando ormai la palpebra dà già segni di cedimento. E la situazione non cambia per la presenza di troppe ballate perennemente in sospeso tra la rarefazione e il lezioso, tra l'inseguimento dell'estasi soul e le malinconie à-la Arvo Pärt ("Strange Room" la più affascinante), e alle quali non basta l'impeccabile costruzione melodica, da sempre un loro marchio di fabbrica, per spiccare definitivamente il volo. Se lentezza dev'essere, meglio cimentarsi allora con basi più cupe e ruvide ("Put The Radio On") in grado di creare, al momento giusto, un bel contrasto con la soave voce di Chaplin.
Ci provano a mescolare le carte, a portare un po' di brio, ma il vivace ritornello di "Stupid Things" è inaspettatamente incespicante per un autore fuoriclasse come Rice-Oxley e il pimpante minuetto elettrico "Phases", seppur gradevole, non riesce a scacciare dalla mente l'ombra dei Take That adulti. Meglio accontentarsi quindi dei momenti più professionali che cercano di avvicinarsi, per quanto possibile, ai fasti degli esordi, magari calcando eccessivamente la mano sul mestiere, come nell'altro singolo "Love Too Much", ma ricordandoci come si compone una bella canzone pop con tutti i crismi ("Chase The Night Away").

La totale assenza di presunzione e prosopopea mediatica che li contraddistingue farebbe venir quasi voglia di perdonar questa loro stanchezza di fondo che però in una semi-reunion come questa appare ancora più grave. È innegabile che i Keane, proprio come la band di Morten Harket, sembrino ancora intrappolati in un limbo fuori dal tempo che non permette loro né di inseguire la contemporaneità e le classifiche e né di cimentarsi con qualcosa di più ricercato e originale. Ciascuno dei due estremi, a prescindere dalle conseguenze che comporterebbe, sarebbe decisamente più apprezzato di questa staticità che almeno sino alla pubblicazione del loro terzo album (l'allora spiazzante "Perfect Symmetry") sembrava inimmaginabile.

23/09/2019

Tracklist

  1. You're Not Home
  2. Love Too Much
  3. The Way I Feel
  4. Put The Radio On
  5. Strange Room
  6. Stupid Things
  7. Phases
  8. I'm Not Leaving
  9. Thread
  10. Chase The Night Away
  11. I Need Your Love
  12. New Golden Years*
  13. Difficult Year*
  14. The Way I Feel (sea fog acoustic session)*
  15. Stupid Things (sea fog acoustic session)*
  16. I'm Not Leaving (sea fog acoustic session)*

*Deluxe Version




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