Sadgirl

Water

2019 (Suicide Squeeze)
pop retrņ

Ci sono canzoni che riescono a proiettare la mente altrove, in un altro luogo, in un altro tempo, e delle quali raramente ricordi il titolo o gli autori: a volte, sono dei concentrati di leggerezza e romanticismo, perfette colonne sonore di ambigui film dai contorni retrò, sapienti misture di sacro e profano che riescono a far breccia anche nei cuori più impavidi.
Misha Lindes (voce e chitarra), Dakota Peterson (basso) e David Ruiz (batteria) hanno messo a punto con molta calma il progetto Sadgirl, cercando un perfetto equilibrio tra le prime movenze del rock’n’roll (Link Wray su tutti), la musica surf e i primi vagiti della Motown, nel tentativo di rievocare il fascino evergreen di quelle semplici ma efficaci intuizioni melodiche. Il frutto proibito si intitola “Water”, quasi a identificare uno stato di sobrietà poco affine all’euforia post-Beatles.

Va riconosciuto al frontman e cantante del gruppo, Misha Lines, di possedere il timbro vocale giusto per traghettare le canzoni in una comfort zone dove termini come nostalgico, sensuale ed esotico hanno una propria ragion d’essere. C’è tutto questo e molto altro in “Water”, album anticipato da una pop-ballad da crooner accarezzata dal suono del piano e da una sezione fiati che deflagra in un trascinante assolo di sax (“Chlorine”). Ma non fatevi ingannare dall’apparente produzione lo-fi dell’album, i Sadgirl hanno mestiere ed esperienza da vendere, Misha Lindes è oltretutto figlio d’arte, avendo il padre Hal fatto parte dei Dire Straits dal 1980 al 1985, per poi dedicarsi alla scrittura di colonne sonore per film, mentre la sorella Staz milita nella punk band Paranoyds.

Album dal fascino discreto ed elegante, “Water” non è consigliabile agli amanti del rock o delle cupe pagine del post-rock. Nonostante la lieve malinconia che fa capolino dietro lo spensierato pop/beat alla Beatles “Miss Me” (con un delizioso assolo di fuzz-guitar), e a dispetto della natura riflessiva e solitaria della title track, la musica dei Sadgirl è gaia, solare. E’ un’energia pulita, quella che smuove il trio americano: le canzoni sono fresche e irriverenti, capaci di proiettarti ora nelle asettiche sale da ballo degli anni 50 (“Breakfast For 2”) e subito dopo in una discoteca di periferia nei già smaliziati anni 70 (“Little Queenie”).

L’esotismo leggermente lynch-iano di “The Ocean”, il groove soul alla Sam Cooke di “Hazelnut Coffee”, il tocco surf-futuristico alla Link Wray di “Mulholland” e la rarefazione di “Avalon” (brani in gran parte strumentali) fanno infine da raccordo alle sognanti e audaci pop song della band.
Tuttavia, la carta vincente di “Water” è l’estrema cura del dettaglio e del ruolo degli strumenti, il cui intreccio abile e ingegnoso appare musicalmente semplice e lineare, nella miglior tradizione della musica pop e beat. Un particolare che rende ancor più riuscito il viaggio nel tempo offerto dai Sadgirl.

02/01/2020

Tracklist

  1. The Ocean
  2. Chlorine
  3. Hazelnut Coffee
  4. Miss Me
  5. Breakfast For 2
  6. Little Queenie
  7. Mulholland
  8. Strange Love
  9. Avalon
  10. Water




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