Santolo Marotta

Secondo album del 2019 del musicista campano Santolo Marotta che, dopo il precedente "The Bridge Of Dark Existence", pubblica una sorta di calderone di lavori non nati inizialmente per stare insieme in un unico Lp. L'influenza maggiore è ancora la musica elettronica tedesca degli anni 70, qui ancora più marcata, sia nel versante cosmico, sia nel versante psichedelico che quella stagione musicale ha avuto.

La prima influenza è subito evidente da alcuni titoli, tra cui spicca "Alpha Centauri", che richiama fin dal nome a uno degli album più noti dei Tangerine Dream, una versione certamente schulziana, ma soprattutto "Cosmonauts" che mostra aspetti più intimi e personali. Nel versante lisergico spicca decisamente "Psichedelica", interessante versione elettronica dello storico brano "Krautrock" del leggendario quarto album dei Faust, che tra vortici di pulsazioni distorte, loop e richiami persino raga raggiunge un notevole equilibrio tra le varie influenze.

"Mother" cambia decisamente registro e accentua l'aspetto emotivo, aumentando sia la potenza dei synth - fino a raggiungere inattesi momenti persino strazianti - sia abbandonando quell'aspetto di musica di mera descrizione (la visione o la percezione del cosmo) per richiamare aspetti emotivi e sentimentali. "Haec Asceticae" ritorna all'ambient più dilatato e pacato, loop infinito assolutamente intangibile, mentre "Eclipse" chiude con una visione cosmica di estasi e pace. Non uno spazio inquietante e oscuro ma la visione di un'eclissi, alla ricerca del sublime.

12/02/2020