Sebadoh

Act Surprised

2019 (Dangerbird)
alt-rock, indie

Lou Barlow è fantastico. Adoriamo i brani scritti coi Dinosaur Jr, le follie Folk Implosion della colonna sonora di “Kids” e le uscite soliste à-la Daniel Johnston. Amiamo anche diversi capitoli, come “III”, della sua creatura più caratteristica, la band Sebadoh, dalla discografia discontinua. A chi questo percorso fosse noto, “Act Surprised” non può che suonare come un disco di passaggio: a livello di suono non è troppo ruvido, né troppo intimo; a livello compositivo non è eclettico, né coerente. Senza dubbio si trovano ancora una volta bei riff (lo confermano gli attacchi di “Phantom” e “Raging River”) e strofe ispirate (“See Saw”), ma le canzoni in fondo non si sa bene in quale direzione vadano o portino.

Jason Loewenstein (basso) e Barlow (chitarra) si dividono le composizioni. Alzano di gran lunga la media i brani scritti da quest’ultimo, come “Fool”, “Sunshine” (in stile Sleater Kinney) e “Belief”, dove le peculiarità e la classe di Barlow sono tangibili e restituiscono personalità.
Nonostante queste delizie, però, in “Act Surprised” sono soprattutto i ritornelli a non girare, mentre sul piano sonoro il disco è scarico, andando a discapito dell’impatto emotivo. A parte un richiamo all’indie pop-rock dei Rem (“Follow The Breath” e “Medicate”), il sound generale è fin troppo grunge anni 90 e ammiccante alla fase più addomesticata di gruppi di quel periodo come Soundgarden (“Celebrate The Void”) e Soul Asylum (“Vacation”). Ci saluta “Reykjavik”, brano scritto da Barlow, lasciandoci in parte compiaciuti e in parte spiazzati, sensazione che si prova durante l'ascolto del disco.

“Act Surprised” risulta ben fatto ma poco consistente. Suona come un album “di maniera” - caratteristica che condivide con l’ultima prova di altri veterani dell’indie-rock come i Meat Puppets – e non trattiene le qualità emotive del precedente “Defend Yourself” (2013, Joyful Noise), che suonava più chiaro e diretto. Ci auguriamo che nel prossimo disco i Sebadoh possano ritrovare la quadra giusta per fare dell’eclettismo e della fragilità il loro punto di forza.

10/06/2019

Tracklist

  1. Phantom
  2. Celebrate the Void
  3. Follow the Breath
  4. Medicate
  5. See-saw
  6. Vacation
  7. Stunned
  8. Fool
  9. Raging River
  10. Sunshine
  11. Act Surprised
  12. Battery
  13. Belief
  14. Leap Year
  15. Reykjavik

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