Aiming For Enrike

Gli Aiming For Enrike sono Simen Følstad Nilsen (chitarre, pad) e Tobias Ørnes Andersen (batteria). Provengono da Oslo e sono un duo math-rock. La scelta del nome del gruppo deriva dall’ascolto di un famoso brano di Enrique Iglesias, “Tonight (I’m Loving You)”; pare che dopo aver ascoltato la canzone, i due guardandosi in faccia si siano detti che peggio di quel pezzo sarebbe stato impossibile fare. Dunque, perché non provarci?
La band promette di farci ballare sopra geometrie spigolose dal sapore rétro-kitsch, ma tenute in piedi da una miscela sonora amalgamata in modo più convincente che in passato.

Con il nuovo “Music For Working Out” gli Aiming for Enrike sembrano aver imboccato la strada giusta, ampliando la propria offerta sonora e diventando a tutti gli effetti una sorta di “party-band” nata per far divertire il pubblico. Il sound è apertamente più ballabile e segna un’inversione di tendenza rispetto al math rock più incline al fuzz inconcludente di “Las Napalmas”. Ascoltare per credere: “Don’t Hassle The Off” destruttura “My Sharona” dandole una veste mutant disco, con sprazzi darkwave e sibilline schegge di chitarra ritmica; “Infinity Rider” è un vorticoso viaggio math-rock sospeso tra agit-funk e synth-wave, mentre “Flat Beats” è una cartolina al tornasole per gli amanti della nu-disco più calda e avvolgente.

Non è però tutto ora ciò che luccica; “Ponzu Saiko” è una marcetta abrasiva in odore dei primi Vampire Weekend (con un finale da tappi nelle orecchie), “Hard Dance Brainia” propone un’improbabile commistione tra electro-disco e rock progressivo, dai toni eccessivamente grandiosi, con pattern di batteria meccanici e tronfi.
Malgrado qualche trovata irritante, ben presto ci si accorge che il sapore di ciò che abbiamo ascoltato sviluppa temperature emotive diverse, in grado di tenerci sulle spine e di farci letteralmente sgambettare sul pavimento. L’effervescenza di alcune sezioni e l’architettura versatile dell’ensemble lascia ben sperare per il futuro.

01/05/2020