Alla pubblicazione dell'ottimo "Coma" presentato nel mese di febbraio 2019, Dino Fumaretto, il singolarissimo e geniale cantautore mantovano, ha fatto seguire un tour promozionale di circa quindici date. Le sei tracce che compongono l'Ep intitolato "Coma Live" documentano alcuni momenti salienti estratti dalle date di Milano, Lugano, Firenze, Roma e Pisa. Una band di tutto rispetto ha accompagnato l'eclettico artista, la stessa che lo ha supportato nelle registrazioni del citato ultimo lavoro da studio: la consolidata collaborazione con il magnifico Iosonouncane alle tastiere e all'elettronica, Simone Cavina alle percussioni, Francesca Bancolini al basso, Rocco Marchi (Mariposa) alla chitarra elettrica e sintetizzatori e ovviamente "lo storico interprete ufficiale delle composizioni di Dino Fumaretto" Elia Billoni alla voce, pianoforte e kazoo.
Il disco è stato reso disponibile solo su piattaforma digitale, anche se lo stesso Fumaretto, in un pittoresco web tutorial di presentazione del progetto, ha spiegato come l'intenzione fosse quella di editarlo in formato musicassetta. Le pesanti problematiche legate all'emergenza sanitaria non lo hanno consentito, ma il cantautore nella clip ha mostrato nel dettaglio e nel suo folle stile come procedere in piena autonomia alla stampa della copertina a corredo di un'artigianale, quanto nostalgica, incisione su supporto magnetico.
Fumaretto, dopo gli esordi di "La vita è breve e spesso rimane sotto" (2010), dove le sue cupe e irreali visioni vissute tra sogno (o meglio incubo) e realtà erano proposte nella semplice veste di voce e pianoforte, passò, già dal secondo lavoro ("Sono invecchiato di colpo", 2012) a una ricerca sonora più complessa, soprattutto grazie alla proficua collaborazione con Iosonouncane. Nell'eccellente Ep "Sotto assedio" del 2015, i sinistri testi dell'artista, sempre caratterizzati dalla sua strepitosa vena pungente, dolorosa, talvolta tenebrosa, e corroborati dalle caliginose note del suo indivisibile e fondamentale pianoforte, sono stati in maggior misura corredati ed esaltati da sonorità eterogenee e multiformi. La proposta live ricalca fedelmente, nel sound e ovviamente nei contenuti, i complessi e intriganti arrangiamenti già presenti su disco.
In "Bicchiere" (estratta da "Coma") un sontuoso e martellante sound, formato da basso, chitarra, batteria e inserti di pianoforte e synth, accompagna Fumaretto in una delle sue ermetiche, acute e crude analisi degli affetti: "Ho provato a cambiare per farti piacere/ Mi bevo il bicchiere/ Perché il contenuto è relativo". "Sopra la mia testa" (sempre ripresa da "Coma") è una montagna russa nel proverbiale schema fumarettiano disposto tra horror e noir. Si narra di un angelo caduto davanti alla porta di casa: "Vorrei che ne abusassero e tornasse dentro casa/ Chiedendo protezione/ Le spezzerei le ali che tanto non le usa". Un tenue incipit lascia il testimone a una sincopata atmosfera formata dal pianoforte del cantautore (sempre battuto sulla stessa nota) e fortificata da una robustissima batteria che cambia continuamente e diametralmente canovaccio tra fasi più soft e ripartenze vertiginose.
Il caleidoscopico viaggio passa direttamente alla successiva e trascinante fuga di "Problema in affitto" (ultimo brano tratto da "Coma"). Il terrore aleggia nella recitazione del brano, che descrive paure e angosce racchiuse in quattro mura, tra visioni oscure e incubi nei quali loschi figuri si materializzano incutendo ansia e paura. Le trame musicali, molto cinematografiche, risultano magistralmente tessute con pianoforte e percussioni sempre in decisa e turbinosa evidenza: "La quarta notte salendo le scale/ Di nuovo c'è l'uomo che turba il mio amore/ Stavolta lo vedo, e mi fa paura/ Scappiamo di sotto in stanza da letto".
Dall'album "Sono invecchiato di colpo" è invece prelevata "Film dell'orrore", con il suo sound più riflessivo e un kazoo sempre affascinante a trainare un altro sogno molto splatter, evocando tratti del miglior Juri Camisasca de "La finestra dentro": "Come un film dell'orrore/ Quanto è facile tagliare/ La mia pancia si può aprire/ Può uscire l'interiore".
La splendida e trascinante "Poca cosa" è estratta dall'Ep "Sotto assedio": "Sono andato in riva al mare con la nuova fidanzata/ Le ho messo in bocca il mio amore/ Lei mi ha detto 'è poca cosa'". Meno intriso di sonorità sintetiche rispetto alla versione "studio" e condotto maggiormente da pianoforte, percussioni e chitarra, il brano mantiene la medesima profondità e aria infausta, soprattutto nella lunga e furiosa cavalcata finale. Le paraboliche e dense sonorità di Iosonouncane accolgono e caratterizzano "Sono invecchiato di colpo", dall'omonimo album, confermando anche dal vivo l'ottima resa che il brano aveva già destato all'ascolto su disco: "Non sono pazzo/ Sono solo invecchiato di colpo". L'immaginaria vena fumarettiana va oltre e racconta della vita e delle insolite vicende di un individuo internato in un ospizio per matti che non si ritiene affatto come i suoi compagni residenti.
"Coma Live" è un breve (ventotto minuti) ma intensissimo documento delle performance live di Fumaretto. Dall'alto della sua personalissima e seducente modalità di "fare il cantautore", si è ritagliato, in modo definitivo, uno spazio che non potrà mai essere occupato da nessun altro. La maturazione artistica è evidente e l'aver addensato i peculiari, inquietanti e magnetici testi a musiche ben più variegate, sofisticate e gagliarde, anche dal vivo, sta portando l'artista mantovano su livelli sempre più alti, meritevoli di un seguito più ampio di quello attuale. È un coma dal quale non dovrà mai risvegliarsi.
06/06/2020