Fassine

Forge

2020 (Trapped Animal)
electro, alt-pop

Un'altra opera sul fronte revival anni 80, un nuovo album da una formazione inglese in odore di atmosfere vintage e nostalgiche, ma attenzione a liquidare i Fassine come l’ennesima scommessa del  pop londinese: “Forge” è un esemplare atipico, arguto e gustoso. Sarah Palmer, Laurie Langan e James Hayward sono già al terzo capitolo discografico, il primo per una label importante, la Trapped Animal, anticipato peraltro da una versione di “That Wave” degli Xtc, inclusa nel documentario “This Is Pop” realizzato da Sky Arte sulla storia del mitico gruppo di Swindon.

Questo nuovo album è l’occasione per mettere in moto tutte le suggestioni che hanno ispirato il percorso artistico e creativo dei Fassine, uno sguardo all’era new wave, elettro-pop e post-punk, senza troppe concessioni alle facilonerie e semplificazioni della stagione Mtv. Grintosa, ruvida, eppur sognante, la musica della band ha lo spirito avventuroso che negli anni 80 rese la ZTT di Paul Morley una delle più intelligenti fabbriche di modern pop. Non è infatti peregrino pensare alle oscure e intricate trame sonore dei Propaganda, in particolar modo mentre scorrono le corrosive note della title track o le oscure e spettrali litanie di “Everyone Is Guilty To Me”, c’è un’audacia e un senso dell’azzardo che cattura lo spirito pioneristico del gruppo tedesco di “A Secret Wish”.

Lo sguardo leggermente retrò dei Fassine è oltremodo affascinante, perché non si ferma alla seduzione estetica, come accade ad esempio con il piacevole dream-folk di “Hellsto (The Sweetness Came For Us)” o nel raffinato singolo “Magpie”, ma ne coglie le variegate modalità innovative. Non solo le sonorità legate alla sperimentazione di artisti come David Bowie (“Migraine”) e i Nine Inch Nails (“Bloom”), ma anche le timbriche spurie che hanno modificato il linguaggio rock più classico: è infatti lecito pensare ai Garbage ascoltando “Limbs“ o a Beth Orton quando Sarah Palmer intona “Perfectly Planned”.

“Forge” è in definitiva un album che guarda agli anni 80, ma in modo profondo e rispettoso, e con un ardore e un animo avventuroso che di solito latitano. A conferma di tale natura irrequieta e ricca di inventiva, i Fassine osano riadattare perfino un brano di Paolo Conte ("Max"), mescolandone la melodia con le pulsazioni elettroniche della ultranota “Moments In Love” degli Art Of Noise (ancora ZTT), ulteriore ciliegina sulla torta di un disco non rivoluzionario, ma stimolante e intelligente nella sua interazione tra musica industriale e artigianato pop-rock.

08/04/2020

Tracklist

  1. Forge
  2. Limbs
  3. Magpie
  4. Perfectly Planned
  5. Migraine
  6. Everyone Is Guilty To Me
  7. Max
  8. Bloom
  9. Hellsto (The Sweetness Came For Us)




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