Il disco è quindi fondamentalmente indirizzato a un pubblico di ragazzi, o poco più, ma attenzione, perché le radici di Luca, espresse a suo tempo nei Leute, sono nell'emo-hardcore, e qualche richiamo musicale in effetti si allontana dal(la) (t)rap oggi imperante. Echi "passatisti" entrano così nel suo it-pop depresso e malinconico, con ricordi grungiati che lo riportano a quei concerti di Cobain ai quali non poté assistere, in quanto avvenuti prima della sua nascita ("Nirvana"), o dimostrando l'amore incondizionato per il cantautorato storico italiano, attraverso l'inserimento di espresse citazioni dal canzoniere di Lucio Dalla ("Volvo").
Il risultato finale è assai straniante: l'iniziale "Como By Night" - ad esempio - prende le sembianze di uno strano ibrido fra King Krule e i Verdena, "Sorry" si bagna nell'r&b più contemporaneo, e non mancano momenti particolarmente soffici, come l'incipit di "Scherzo", o il sax notturno che illumina alcuni passaggi di "Promoter".
Tanti gli ospiti radunati: la voce di Joan Thiele conferisce venature soul, Nicolaj Serjotti diviene protagonista nella brevissima "Alveari", e poi ci sono i featuring "strategici" firmati da Franco126 e Massimo Pericolo.
(06/03/2020)