Nick Corbin

Autori di due ottimi album per l’etichetta Acid Jazz, i londinesi New Street Adventure si sono distinti nell’ambito del revival pop-soul grazie soprattutto alla fertile vena compositiva del leader Nick Corbin, musicista dell’East Sussex che, a partire dal 2007 sotto il marchio Nsa, ha inciso ben nove Ep e due album.
Dopo il concerto d’addio della band, tenutosi nel gennaio 2018 al Venue di Londra, Corbin ha fondato una propria etichetta, la Big Ac Records, ed è ora ritornato in scena con il primo album da solista, “Sweet Escape”. Prodotto da Gavin Monaghan (Editors, Paolo Nutini, Robert Plant) l’album è l’ennesimo set di canzoni pop-soul dalle venature mod, abbastanza variegato e coerente da evitare ancora una volta l’atmosfera passatista di molti progetti similari.

Nick Corbin non ha perso nulla di quello smalto creativo che affonda le mani nelle radici soul di Curtis Mayfield e Al Green, ma resta fedele a quell’espressionismo tipicamente inglese alla Paul Weller o Kevin Rowland.
Pur privo di un timbro vocale tipicamente soul, Corbin si muove elegantemente tra soul-funky in chiave acid-jazz (“Can't Say Goodbye”), ariosi white-soul degni dei migliori Style Council (“Gotta Get Back To You”) e ingegnosi celtic-soul che rievocano i Dexy’s Midnight Runners.
Le venature sapientemente pop di “Sweetest Escape” e “Thought It Through” confermano le doti di Nick come autore, nonché la sempre crescente qualità delle interpretazioni vocali, valga come esempio su tutte l’ottimo pop-soul alla Weller di “Don't Break The Mould” o l’energico brio r&b alla Steve Winwood di “Long Long Gone”.
Deliziosi e incisivi uptempo (la solenne “Can't We Do It Again?), ballad vellutate (“Sunshine In”) e iniezioni di funky (“It's Alright To Change Your Mind”) completano un quadro pop-soul tra i più eccitanti dell’anno trascorso.

E’ un vero peccato che per colpa della frugale attenzione mediatica e per la mancanza dell’appoggio di una major, “Sweet Escape” non abbia raccolto il successo che meritava, ma per tutti gli amanti del pop-soul c’è ancora tempo per un gradevole recupero di un artista che merita attenzione.

24/01/2021