Prurient

Casablanca Flamethrower

2020 (Tesco Organization)
industrial, noise, power electronics

La guerra non finisce mai nelle opere di Dominick Fernow, l'artista americano che da vent'anni ormai continua a somministrarci dosi massicce di rumore, violenza, incubi urbani e contorte strutture sintetiche tra nastri bruciati e synth cortocircuitati dei suoi moniker principali: il qui presente Prurient, e il parallelo Vatican Shadow.
Questo "Casablanca Flamethrower" è il primo Lp che il nostro fa uscire sotto l'egida della storica label tedesca Tesco Organization, da sempre legata a una certa visione, fredda e maniacale, del suono industriale e sperimentale. Non aspettiamoci evoluzioni o cambi di strategia in Dominick, la sua è stasi perenne: un coma bellico che attinge da un immaginario senza fine per raccontare la solitudine, la crudeltà e la miseria del corpo e dello spirito umano.

Casablanca, città simbolo di fuga dalla guerra mondiale e mezzo di esilio dalla paura - il lanciafiamme, strumento terrorizzante per snidare il nemico asserragliato nei bunker. Un accostamento semplice, vivido nel comunicarci un senso claustrofobico, un caldo ossessivo. E soffocanti sono i ritmi di questa opera, sicuramente coerente nella mente non lineare di Fernow, che l'ha costruita sopra corridoi oscuri dove si ammassano voci urlanti, rumori di esplosioni distorte e beat industriali psicopatici. Un continuo alternarsi di storie violente, di vittime e carnefici in un affresco sporco del presente.

Rispetto al precedente "Noise For Halloween Night" (2019, Hospital Prod.) in cui ci trovavamo di fronte a un omaggio d'amore verso le atmosfere notturne e fobiche del cinema horror americano, giocando nello sconfinamento tra synth horror, soundtrack e noise, in "Casablanca Flamethrower" troviamo la informe urgenza comunicativa che l'artista americano ha saputo riassumere nell'ottimo "Frozen Niagara Falls" (2015, Profound Lore) e nel successivo compendium "Rainbow Mirror" (2017, Hospital Productions - Profound Lore).

Da ascoltare senza interruzioni, dal principio alla fine, mantenendo un volume decentemente alto, rimangono alla mente immagini elettroniche frastagliate, incollate freneticamente una sull'altra, di tanti, troppi, telegiornali e notizie di una cronaca reale lasciata passare in secondo piano nel nostro cervello. Per non impazzire quotidianamente.

14/05/2020

Tracklist

  1. Black Iceberg
  2. Peace And Bread Humiliation
  3. D-Day Rape
  4. Normandy Reaper - Snow On The Atlantic
  5. Fucked By Tracers
  6. Beneath The Wheels Of The Black Raven
  7. Most Cannibals Were Women
  8. Dead You Are Already
  9. Corn Cop Pipe Butcher
  10. Guadalcanal Necrophilia
  11. The Thrust Of The Spear
  12. Sphere From Christ's Side
  13. Directionless World