Rebecca Foon

Waxing Moon

2020 (Constellation)
post-rock, chamber-folk

E’ un vero e proprio outing creativo il nuovo disco di Rebecca Foon, apprezzata violinista con Esmerine, Set Fires To Flames e Thee Silver Mt. Sion, già titolare con il moniker di Saltland di due pregevoli album dalle malsane arie chamber-folk grondanti di elettronica, neoclassica e post-rock.
“Waxing Moon” nasce con prerogative molto diverse da quelle più avantgarde del progetto Saltland: l’album è stato concepito per raccogliere fondi destinati a un progetto per l’eliminazione del monossido di carbonio, elemento primario dell’inquinamento e della crisi climatica. Da qui la scelta di attingere a forme musicali meno articolate e semplici.

Rebecca accantona in parte il violino per concentrarsi su vortici melodici di piano e voce, dal suono malinconico e spoglio. Jace Lasek dei Besnard Lakes, Patrick Watson e il suo fedele bassista Mishka Stein, Richard Reed Parry degli Arcade Fire e Sophie Trudeau dei Godspeed You! Black Emperor formano la preziosa backing band, il cui contributo non è solo tecnico ma anche creativo. Ad essi spetta infatti il compito di aggiungere bellezza alle delicate e sognanti miniature dream-folk e chamber-pop dell’austero insieme dell’album.

“Waxing Moon” è già dal titolo foriero di atmosfere eteree e sospese, al limite di un minimalismo neoclassico (“New World”, “Dreams To Be Born” e la title track), che nonostante pochi elementi strumentali riesce sempre a tenere alta una tensione sonora in bilico tra trepidazione e raccoglimento.
Quando Rebecca Foon riabbraccia il suo strumento principale, le suggestioni noir e cinematiche del progetto Saltland tornano al centro della narrazione: la struggente “Another Realm” e la viscerale intensità di “This Is Our Lives” alzano i toni, altrove più introspettivi, soprattutto grazie al fervente dialogo del violoncello con il violino di Sophie Trudeau.

Nonostante tutto, “Waxing Moon” non rispetta, almeno in parte, le pur interessanti premesse: la scrittura leggermente ripetitiva non sempre beneficia delle più ricche strutture di alcune tracce (“Pour”), ed è un peccato, perché quando la sinergia tra Rebecca e i suoi amici musicisti funziona, c’è spazio per stimolanti emozioni quasi alt-pop (“Wide Open Eyes”) che ricordano le pagine più versatili di Julia Holter (“Vessels”).
E’ lecito pensare che dietro la semplificazione e la staticità di questo album della musicista canadese ci fosse la volontà di sviscerare poche emozioni in maniera profonda eppur intellegibile, ma è difficile negare che si tratti di un progetto non del tutto riuscito, il cui valore resta vincolato alla qualità dei musicisti e a una premessa creativa che resta comunque interessante.

15/03/2020

Tracklist

  1. New World
  2. Pour
  3. Another Realm
  4. Ocean Song
  5. Wide Open Eyes
  6. Waxing Moon
  7. Dreams To Be Born
  8. Vessels
  9. This Is Our Lives
  10. New World Reprise




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