Sløtface

Sorry For The Late Reply

2020 (Propeller)
pop-punk, indie-rock

Guidati dalla bionda peperina Haley Shea, in ormai otto anni di attività i norvegesi Sløtface, da pronunciarsi Slutface, si sono fatti notare ben oltre i confini scandinavi grazie a canzoni pop-punk appiccicose, che danno egual importanza a grinta e simpatia. La più famosa è certamente "Nancy Drew", da "Try Not To Freak Out" del 2017, ma "Sorry For The Late Reply" serba almeno due o tre numeri che potrebbero scalzarne il primato.
Il primo è sicuramente "S.U.C.C.E.S.S.", una scheggia indie-rock in salsa garage che ti rimane in testa dopo mezzo ascolto. Una mina della quale potremmo rubare il motto, "why to be good enough, when you could be the damn best?", e indirizzarlo alla stessa band, che, se avesse fatto un lavoro di rifinitura e scrematura in più, si sarebbe trovata tra le mani uno dei dischi guitar-pop più catchy e trendy dell'anno. Alcuni brani con qualche particolare in più sarebbero risultati più accattivanti ("Telepathetic", "Stuff", "Laughing At Funeral"), altri sono francamente rinunciabili (la mielosa ballad sui nuovi propositi "New Year, New Me", "Luminous").

Viene poi spesso l'impressione che il disco avrebbe funzionato meglio con un sound un pelo più ruvido, come quello utilizzato nella saettante "Tap The Pack" o nella tostissima "Cryring In Amsterdam", mentre altrove prevale una patina à-la Gossip.
Molto buono ovunque, diventa sontuoso in "Static" il lavoro della sezione ritmica (Lasse Lokøy al basso e il nuovo batterista Nils Jørgen Nilsen) che insieme a un riff graffiante e sincopato rende la canzone una potenziale hit tutta da ballare, come del resto lo sono numerosi altri brani. Il meglio del disco arriva quando l'immediatezza della formula Sløtface incontra temi più profondi, come nella grandiosa "Sink Or Swim", inno ideale per i Fridays For Future, che sintetizza così la crisi climatica: "This is not the fall I was expecting/ Warm winds/ This is not the fall I was expecting/ Warm winds/ It's too warm for October/ It's not politics, it's sink or swim/ It's keeping our head above water." Testo e melodia fanno di dramma e chiarezza un mantra in un brano che andrebbe fatto girare in tutte le radio del mondo.

16/02/2020

Tracklist

  1. S.U.C.C.E.S.S.
  2. Telepathetic
  3. Stuff
  4. Luminous
  5. Tap the pack
  6. New Year, new me
  7. Passport
  8. Crying in Amsterdam
  9. Laughing at funerals
  10. Static
  11. Sorry for the late reply (intro)
  12. Sink or swim
  13. Crying in Amsterdam (reprise)


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