The Electric Soft Parade

Stages

2020 (Chord Orchard)
brit-pop, baroque-pop

C'è un disco che sta avendo una risonanza significativa in questo inizio di 2020: si tratta di "Stages", quinto album degli Electric Soft Parade, una di quelle band "post-britpop" che però non ha mai raggiunto il successo, per citare una formazione affine, degli Elbow. Questo "Stages" rappresenta il loro punto di svolta, e si comprende presto, dal sound composto ma sfavillante di questo disco, formato da sette suite vere e proprie (si arriva a lambire infatti l'ora di durata).

Subito si intuisce quanto i fratelli White abbiano puntato su queste canzoni, arrangiate senza risparmiare sugli arrangiamenti, pur senza mai arrivare a un vero e proprio wall of sound, ma rimanendo nell'ottica di una "classica" rock opera.
Oltre all'impressione davvero lampante di un lavoro "ricercato", negli ascolti emerge però anche una certa convenzionalità nella scrittura melodica, generalmente lineare e priva delle intuizioni e dell'estro, per dire, di un altro disco definitivo dell'era post-britpop, "The Seldom Seen Kid". Per questo la dilatazione dei brani, che veleggiano per la stragrande maggioranza sopra i sette minuti, non appare quasi mai giustificata, in un palese sbilanciamento tra il lavoro di scrittura e di arrangiamento, che dà al disco un generale carattere velleitario.

Nonostante la gradevolezza dell'insieme, che comunque ha qualche momento di rilievo (le strofe Coldplay-iane di "Left Behind", la lunga apoteosi britpop di "On Your Own"), in "Stages" si fatica a trovare veri motivi di originalità e di interesse, se non il vago senso nostalgico dato da questi brani portati all'eccesso (se si esclude una classe nella produzione spesso sconosciuta all'epoca).

20/02/2020

Tracklist

  1. Saturday
  2. Never Mind
  3. The Bargain
  4. Left Behind
  5. On Your Own
  6. Roles Reversed
  7. Fragment

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