Alex Rex

Paradise

2021 (Neolithic)
alt-folk

Nonostante sia giunto già al quarto album solista, Alex Rex è più noto come Alexander Neilson, ovvero il batterista della ormai disciolta formazione dei Trembling Bells, nonché strenuo collaboratore di musicisti come Alasdair Roberts, Will Oldham, Shirley Collins, Josephine Foster e Richard Youngs, con quest’ultimo responsabile di geniali progetti di drone-free-folk (tra gli altri “Ourselves” e “Beating Stars”).

Autore di uno stravagante e colto avant-folk, Alex Rex ha codificato uno stile riconoscibile e personale, ma oltremodo irrequieto, spartano, primitivo, emotivamente contrassegnato dal pesante fardello di dover affrontare la morte prematura del fratello, un argomento che è stato al centro dei precedenti album.
“Paradise” è un po’ l’album della rinascita, della volontà di superare il dolore, il musicista cambia stato d’animo ma non metodologia, l’alleggerimento della tensione è percepibile non tanto nel cantato, quanto nel più frequente ricorso all’uso di cori femminili, che sprigionano non solo tratteggi West Coast nell’amabile (“Scandalise The Birds”), ma perfino guizzi pop degni delle Shangri-Las nell’incandescente “What's Shouted In The Dark (The Dark Shouts Back)”.

La maturità della scrittura consolidata nel precedente album “Andromeda”, permette ad Alex Rex di gestire al meglio la maggior versatilità del nuovo progetto, i duetti con Kacy Lee Anderson nella deliziosa folk-ballad “Silver Apples Of The Moon” o nel giocoso country di “Black Peonies” sono in tal senso esemplari.
Alcune canzoni risentono come sempre dell’influenza di Bob Dylan e Nick Cave (“The Great Experiment”, “I Remember”), a queste già note coordinate l’ex-Trembling Bells aggiunge cori marinareschi con un piglio ora alla Tom Waits (“Man Is A Villain”), ora più marcatamente folk-rock (“Scandalise The Birds”), fino a confondere le carte con un’irruenza quasi glam (“Ida”).

Il folk di Rex ancora dialoga con il lato oscuro, pagano e tribale, ma anche quando i toni sono cupi e solenni, un lieve disincanto lascia fluire la malinconia, si ammanta così di elettronica sotterranea il goth-folk di “Funeral Bouquet”, mentre le tormentate strutture rock-blues di “Dancing Flame” intercettano psichedelia e noir.
“Paradise” è senza dubbio l’album più versatile del musicista scozzese, forse anche il più esuberante, in tal senso aperto a potenziali défaillance, un ostacolo che Rex evita grazie a una scrittura agile e ricca di sorprese, ma soprattutto a testi in bilico tra il surreale e il poetico che meritano un ulteriore discernimento.

02/12/2021

Tracklist

  1. Lowlife
  2. The Dark Inside The Shadow
  3. Scandalise The Birds
  4. Dancing Flame
  5. What's Shouted In The Dark (The Dark Shouts Back)
  6. The Great Experiment
  7. I Remember
  8. Funeral Bouquet
  9. Ida
  10. Black Peonies
  11. Silver Apples Of The Moon
  12. Man Is A Villain
  13. Every Wall Is A Wailing Wall




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