Clinic - Fantasy Island

2021 (Domino)
psych-synth-pop

I Clinic arrivano al 2021 con qualche nuova consapevolezza; hanno perso l’esclusività del proprio look d’ordinanza - incentrato sull’indossare una mascherina chirurgica - e hanno anche perso metà dei componenti. Senza dare troppe spiegazioni a stampa e pubblico, si presentano all’uscita del loro nono Lp sotto un'inedita forma di duo, con i soli Blackburn e Hartley, segnando di fatto la scissione con Campbell e Turney, ossia la sezione ritmica.

“Fantasy Island”, non a caso, muta (per l’ennesima volta) le coordinate del sound dei Clinic, avventurandosi stavolta in territori kraut e synth-pop che meglio si prestano ai ranghi ridotti. La nuova impostazione, tuttavia, non convince del tutto. I Clinic, in oltre due decenni di carriera (considerando solo il periodo a partire dal primo album ufficiale e al netto della pausa di sette anni intercorsa dal 2012), non hanno mai lesinato sperimentazioni e cambi di rotta, riuscendo quasi sempre a proporre idee interessanti e personali.
A partire dai primi due album (“Internal Wrangler” e soprattutto “Walking With Thee”) che ne avevano fatto una potenziale next big thing (con apparizioni in classifica e diversi brani licenziati per pubblicità e cinema, nonché addirittura una nomination ai Grammy), fino al periodo particolarmente prolifico che dal 2004 al 2012 ne definisce lo status di cult band, l’impronta dei Clinic - seppur in costante metamorfosi - è sempre rimasta fondata su schermature post-punk, psych e garage. Il tratto lisergico predomina anche in “Fantasy Island”, ma appare epurato da una certa tensione che da sempre ha rappresentato il carburante della formazione di Liverpool.

Nonostante il peso dei natali scousers, è solo con questo nuovo lavoro del 2021 che i Clinic per la prima volta pagano tributo in maniera più consistente (o quantomeno, più visibile) ai santi protettori della propria terra. In “Fantasy Island” si potrebbero infatti immaginare i Beatles che prendono un aperitivo con Human League, Faust e Pulp, nella rilassatezza di un trip acido in bermuda su una spiaggia caraibica.
Detta così, l’affare può sembrare colossale; invece “Fantasy Island” non crea grandi scosse. Ci sono classe e mestiere, e su questo i Clinic raramente deludono. Disciolgono sussulti pop da new wave in dispersioni psichedeliche (“Refractions”, “Feelings”), pulsazioni kraut-rock in movenze esotiche (“Fine Dining”, “Take A Chance”), recuperano artifizi retorici lennoniani tipici di “Magical Mystery Tour” e li reinterpretano con un cantato cadenzato spesso al limite dello spoken, e con un piglio e un timbro che rimandano a Jarvis Cocker (“The Lamplighter”, “Grand Finale”). Malgrado tutto ciò, l’album non perfora le casse, suonando quasi come un esercizio di stile.

“Fantasy Island” è un disco ozioso e, per quanto ci si possa lasciare affascinare (e bisogna ammettere che in questo i Clinic rimangono dei gran seduttori), l’ascolto si rende inevitabilmente faticoso. La title track è un raro momento di rave up, che se non altro fa ruggire i battiti di drum machine quasi sempre troppo lente e ridondanti, riportando Blackburn e Hartley a ciò che sanno fare meglio: veicolare un certo nervosismo fracassone in rarefazioni allucinogene. Di un certo interesse anche la resa semi-farneticante di un classico soul come “Can’t Stand The Rain” di Ann Peebles e le bislacche divagazioni jazz di “On The Other Side”. Per il resto, poco altro da segnalare.

I Clinic sono come sempre indecifrabili nelle intenzioni e nelle prospettive, ma sembrano qui più propensi a divertirsi giocando con sintetizzatori analogici e andamenti da disco-decadenza, che a voler divertire e impressionare. Se non si pretende questo, “Fantasy Island” fornisce il giusto spazio per lasciarsi esplorare piacevolmente.

03/12/2021

Tracklist

  1. The Lamplighter
  2. Fine Dining
  3. Take A Chance
  4. Refractions (In The Rain)
  5. Dreams Can Come True
  6. Miracles
  7. On The Other Side
  8. Fantasy Island
  9. I Can't Stand The Rain
  10. Feelings
  11. Hocus Pocus
  12. Grand Finale




Clinic sul web