Drug Store Romeos

The World Within Our Bedrooms

2021 (Fiction)
dream-pop

Un rifugio nebbioso nel quale lasciarsi travolgere dalle percezioni: questo è “The World Within Our Bedrooms”, il disco d’esordio dei Drug Store Romeos, terzetto inglese proveniente dalla piccola cittadina di Fleet, che con una tavolozza sonora composta da shoegaze, trip-hop e alt-rock, presenta un’affascinante descrizione del suo universo mediante un dream-pop espansivo e dagli occhi brillanti. È musica avvincente, ma con la testa persa tra le nuvole, costruita su intrecci strumentali schietti, per lo più costituiti da sintetizzatori analogici e chitarre, efficaci nel comporre uno scenario posto in qualche recondito anfratto meravigliosamente disorientante.

Trainato dal singolo "Frame Of Reference", il frizzante antipasto distribuito lo scorso anno, sintomatico della strana miscela di sonorità giocose e allo stesso tempo incorporee proposte dalla giovane formazione britannica, l’album segna uno dei colpi migliori dell’intera scaletta proprio in apertura, con il synth-pop di  "Building Song". La chitarra di Charlie Henderson e la batteria di Johnny Gilbert si completano a vicenda nella parte introduttiva del pezzo, prima che piombino ispirazioni shoegaze e la voce vaporosa e fluttuante di Sarah Downey, posata lievemente sulle incisive linee di basso.

Il rapporto tra psichedelia e dream-pop è la base principale sulla quale si focalizza l’intero progetto. In pezzi come "Elevator" e "What's On Your Mind?" è catturata la natura unica dei Romeos, con bassi intensi lanciati verso merletti lisergici e ritmi percussivi spinti con più vigore rispetto alle canoniche cadenze. A tratti i Romeos si proiettano anche in inserti elettronici sorprendentemente intriganti, come accade in “Walking Talking Marathon” e “No Placeing”, dove Downey, Henderson e Gilbert piegano tutti i generi manipolati alle loro volontà, creando estrose sequenze e mettendo in risalto con maturità gli eleganti toni sintetici combinati a slanci chitarristici nitidi ed essenziali.
L’apice viene però raggiunto quando la band si allontana, con spiccata drammaticità, dal latente ottimismo, espandendosi verso direzioni più torbide e malinconiche. Brani come "Circle Of Life" e "Adult Glamour" eliminano le tradizionali sensibilità pop, suonando più simili a ballate notturne da assaporare al chiaro di luna; un rinfrescante cambio di ritmo che palesa l’ennesima sfaccettatura estratta dal pingue bagaglio posseduto dalla formazione proveniente dall’Hampshire inglese.

“The World Within Our Bedrooms” è un debutto persuasivo, sostanzialmente leggero e arioso, che non disdegna la presenza di passaggi più poderosi e introspettivi; una proposta indie-pop di rara qualità, dagli arrangiamenti e dalle strutture raffinate.
Le liriche si fondono in un pot-pourri di melodie, accordi, dissonanze, echi, riverberi, su cui la voce sospirata di Sarah Downey può oscillare in totale libertà, spaziando lungo suggestive escursioni di registro. Il risultato è un clima claustrofobico d’effetto, una sorta di trance ipnotica, in cui può coesistere il peggior incubo come la visione più celestiale, all’inseguimento di "paradisi artificiali" posizionati nei recessi più profondi dell'inconscio.

29/07/2021

Tracklist

  1. Building Song
  2. Secret Plan
  3. Bow Wow
  4. Elevator
  5. Walking Talking Marathon
  6. Frame Of Reference
  7. Feedback Loop
  8. What’s On Your Mind
  9. No Placing
  10. Vibrate
  11. Electric Silence
  12. Kites
  13. Put Me On The Finish Line
  14. Cycle Of Life
  15. Adult Glamour


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