Glasgow Coma Scale

Sirens

2021 (Sirens)
stoner, post-rock

Mentre in Italia la scena cosiddetta indie è popolata di ventenni che cercano di arrivare al successo nel migliore dei casi imitando i Tiromancino che imitavano gli Stadio, in Germania la scena indipendente rock è più viva che mai. Lo dimostrano band come i Glasgow Coma Scale, che, nonostante il nome, provengono da Francoforte e hanno pubblicato già tre album in meno di dieci anni di attività.

Piotr Kowalski (chitarre, programmazione ed elettronica), Marek Kowalski (basso) e Helmes Bode (batteria) sono cresciuti con la passione per il rock classico di Pink Floyd e Hawkwind. Il loro ultimo lavoro è l'esplosivo "Sirens", un album che mescola attitudine stoner con sonorità post-rock, per tre quarti d’ora di musica energica e graffiante. Chitarre che trasudano sabbia del deserto, come nei migliori sogni ad occhi aperti dei giovanissimi Brant Bjork e John Garcia.

"Orion", in apertura di scaletta, è una cavalcata spaziale di quasi otto minuti: un viaggio tra i deserti mentali dei tre Glasgow Coma Scale, tra chitarre che evocano i blues siderali dei Kyuss e melodie prese in prestito da vecchi dischi dei Cure. Senza soluzione di continuità parte "Magik", la seconda traccia in scaletta, e il suono diventa improvvisamente più pulito e potente, come se i Porcupine Tree si fossero messi a suonare una cover degli Explosions In The Sky.

Ancora più liquida e sognante la melodia di "Underskin", quasi la trasposizione rock di un sogno Idm. I glissandi delle chitarre elettriche creano una sorta di mantra, un muro di suono che cresce come da manuale per infrangersi contro una melodia che si rompe in una cascata di malinconia senza fine.

02/10/2021

Tracklist

  1. Orion
  2. Magik
  3. Underskin
  4. Sirens
  5. Day 366
  6. One Must Fall

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