Sono soprattutto i testi - tra collaborazioni e confessioni riservate alla sua stessa voce - a evidenziare lo spirito dell'album, combinazioni nervose di parole impigliate nelle trame convulse di una musica da club schizofrenica. L'accattivante pop-trap dall'andamento lineare di "Built To Last" - condivisa con Xzavier Stone - segna un attacco confortevole ma in parte fuorviante. L'essenza delle architetture sintetiche della James risiede soprattutto nell'elaborazione di strutture ritmiche irregolari, sequenze decostruite interpolate da glitch e frammenti melodici. Una formulazione poco convenzionale che propone incastri impervi accostabili a scenari ambient-techno ("Let's Go", "Change") e che rimane spiazzante anche quando si connette a suggestioni r&b ("Running Like That" ft. Eden Samara) e rarefatta indietronica ("On The Lake Outside" ft. Baths).
Il risultato è una raccolta di tasselli (fin troppo?) eterogenei, tenuti insieme più che dalle premesse ampiamente dichiarate, da un talento cristallino che emerge dirompente nei passaggi più incisivi ("Insecure Behaviour And Fuckery" ft. Nova, "Self Doubt (Leaving The Club Early)").
(23/12/2021)