Miss Massive Snowflake

È uno spirito libero, Shane De Leon, e ascoltare la sua musica è il modo migliore per capirlo. Ennesimo album figlio della quarantena alla quale tutti nel corso dell'ultimo anno ci siamo sottoposti ormai più di una volta, “Your Favorite Band” esprime con estrema chiarezza la totale emancipazione stilistica dell'ex-Rollerball che nell'arco di dieci canzoni riesce a esprimere altrettante declinazioni del suo personale fare musica.

Ancora una volta c'è un po' d'Italia ad accompagnarlo: questa volta a rappresentare lo Stivale sono musicisti di lungo e onorato corso quali Jacopo Andreini e Fabrizio Testa (con quest'ultimo aveva già condiviso un Ep nel 2014), che nel computo degli ospiti presenti nell'album vanno ad affiancare Jeanne Kennedy - che ci mette il basso e la voce in alcuni pezzi - Ty Herman e Keith Martinez.
A chiudere il cerchio con la scena tricolore è “Una cura”, recitata in italiano con un sound che si posiziona a metà tra post-rock e rumorismo evocando la Fuzz Orchestra.

Rumore che ritorna nell'assalto sonoro di “Church/Casino”, ma che non è altro che uno degli innumerevoli ingredienti di “Your Favorite Band” che, come si è detto, è un lavoro pressoché impossibile da incasellare. Al suo interno il post-punk à-la Wire di “The Doorman” fa il paio con gli evocativi arpeggi di chitarra elettrica di “To the Bone” e le meditabonde riflessioni di “West Palm Beach”.
Ci sono poi una “Oh Shoot” che dimostra le possibilità di Shane De Leon in ambito pop-rock e una “Florian's Hair” che abbozza scenari psichedelici dal retrogusto sudamericano. Il synth-pop corroborato dalle chitarre elettriche di “What A Wall (Flags Mean)” è l'ennesima testimonianza della varietà presente in un'opera che non manca di spunti interessanti.

16/03/2021