New Bums

Last Time I Saw Grace

2021 (Drag City)
alt-folk

Ad onor del vero, avevamo quasi dimenticato le grazie folk-noir e da murder ballad dei New Bums, progetto dell’indomito Ben Chasny (Six Organs Of Admittance, Comets On Fire) e Donovan Quinn (Skygreen Leopards).

Sette anni sono infatti passati da “Voices In A Rented Room”, album del quale “Last Time I Saw Grace” appare speculare, non solo per l’inversione cromatica che differenzia di poco le copertine dei due album, ma anche per la natura più melodica e meno aspra di queste nuove undici intense, ma volutamente non del tutto memorabili, folk-song dai tratti weird e delicatamente acid.
Il nuovo album dei New Bums è uno di quei gradevoli progetti destinati a restare di culto, perennemente in bilico tra ispirazione e svogliatezza, le stesse qualità che hanno preservato il fascino di album di Nikki Sudden e Dave Kusworth, acquistati a volte per riverenza intellettuale, quindi riscoperti con piacere a distanza di decenni.

Disinvolto e seducente, il nuovo album dei New Bums ripropone con sapienza il lato oscuro del rock’n’roll, quello che hanno praticato, non senza restarne feriti, artisti come Lou Reed e Johnny Thunders.
Ben e Donovan si tengono abilmente fuori dall’estasi spirituale del goth-folk: le canzoni sono asciutte e scheletriche, ma non prive di disincanto (“Tuned To Graffiti”) e ironia (la divertente riflessione sull’essere musicisti in “Cover Band”). Alcune tracce lasciano il segno grazie a un lirismo dai tratti familiari ma non del tutto ordinario (la vivida “Onward To Devastation”, la leggermente barocca “Street Of Spies”).
L’accenno blues di “Billy, God Damn”, lo squisito misticismo folk-psych e retrò di “Hermitage Song” e l’insolito strumentale “So Log, Kus” rimarcano la versatilità del duo, autore di un disco che sarebbe facile liquidare come marginale. Viceversa è sorprendente quando i New Bums omaggiano Tommy Bolin interpretando il misconosciuto gioiellino intitolato “Wild Dogs”, o quando la devastante melodia di “Marlene Left California” cattura tutto quel romanticismo altrove accennato o negato, e infine concentrato in quattro minuti e ventisei secondi assolutamente imperdibili. 

Il nuovo album del duo americano si può alfine racchiudere in poche e chiare parole: Are you ready to be heartbroken?

24/07/2021

Tracklist

  1. Billy, God Damn
  2. Obliteration Time
  3. Marlene Left California
  4. Onward To Devastation
  5. Wild Dogs
  6. Cover Band
  7. Tuned To Graffiti
  8. Street Of Spies
  9. Hermitage Song
  10. So Log, Kus
  11. Follow Them Up The Slope


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